Giulia Tramontano uccisa a Milano, il sindaco di Sant’Antimo: “Niente festa qui il 2 giugno”
"Festa della Repubblica annullata a Sant'Antimo dopo la morte di Giulia Tramontano". Ad annunciarlo è Massimo Buonanno, sindaco del Comune della provincia di Napoli del quale la giovane 29enne, incinta al settimo mese di gravidanza, era originaria e dove vive la sua famiglia. La donna, che viveva da diversi anni a Milano, era introvabile da domenica scorsa. A denunciare la sua scomparsa era stato il fidanzato, Alessandro Impagnatiello, barman in un noto locale che si trova in un albergo al centro di Milano, nel pomeriggio di domenica, che ieri sera ha infine ammesso di avere ucciso la ragazza.
Il primo cittadino, negli scorsi giorni, aveva già preso a cuore la vicenda di Giulia, rilanciando diversi appelli, sui suoi profili social, per ritrovare Giulia. Domani, quindi, sono stati annullati i festeggiamenti per la Festa della Repubblica del 2 giugno che erano stati programmati nella cittadina del Napoletano. Sarà, invece, purtroppo, una giornata del lutto e del cordoglio per l'immenso dolore che la tragedia ha suscitato in tutta la comunità. La madre, il padre, la sorella e il fratello della ragazza sono ancora a Milano e rientreranno a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, nei prossimi giorni.
Per l'omicidio di Giulia Tramontano, i carabinieri hanno fermato stanotte il compagno Alessandro Impagnatiello. Il fidanzato ha confessato l'omicidio. Il corpo della giovane donna incinta è stato ritrovato stanotte a Senago, nell'area metropolitana di Milano, dove la coppia viveva, in un'intercapedine vicino a un edificio. A Sant'Antimo per il 2 giugno era stato organizzato uno spettacolo in Villa Comunale con artisti, giostrine per i bimbi e musica. Ma, considerata la situazione di grande dolore per la comunità, si è deciso di annullare l'evento.
Sulla vicenda è intervenuta anche Maria Domenica Castellone, vicepresidente del Senato originaria di Villaricca, in provincia di Napoli, che sui social scrive: "Con il cuore colmo di tristezza esprimo la mia vicinanza alla famiglia di Giulia Tramontano e a tutta la comunità di Sant'Antimo che stamattina si è svegliata apprendendo la triste notizia dell'uccisione della giovane, al settimo mese di gravidanza, per mano del suo fidanzato. L'ennesimo femminicidio, che ci lascia sconvolti per l'efferatezza e la crudeltà. L'ennesima morte ad opera di chi diceva di amare ma poi si è trasformato in carnefice. Interrompere questa carneficina di donne, che oggi ancora una volta sono ‘una di meno', è un'emergenza".