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Omicidio Giulia Cecchettin

Giulia Ceccehettin, a San Gregorio Armeno un presepe contro la violenza sulle donne

Pastori con i segni rossi sul volto, simbolo della lotta alla violenza sulle donne: a San Gregorio Armeno, l’artigiano Genny Di Virgilio ha creato un presepe per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di femminicidio.
A cura di Valerio Papadia
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Da giorni un nome e un numero riecheggiano nella testa degli italiani. Il nome è quello di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni uccisa a coltellate in Veneto dall'ex fidanzato, il coetaneo Filippo Turetta (poi arrestato in Germania dopo una fuga durata oltre una settimana). Il numero è 106, ovvero quello che identifica le vittime di femminicidio in Italia soltanto in questi primi 10 mesi del 2023. Per commemorare Giulia e tutte le altre donne uccise da ex mariti e fidanzati, padri, fratelli, a San Gregorio Armeno, la strada del centro di Napoli famosa per l'arte presepiale, oggi è spuntato un presepe in cui i pastori hanno i segni rossi sul volto, simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

L'idea è dell'artigiano Genny Di Virgilio, uno dei più noti maestri presepiali di San Gregorio Armeno. Sul presepe, oltre ai pastori con il volto colorato dai segni rossi, spiccano due cartelli: sul primo si legge "per Giulia", mentre sul secondo campeggia la scritta "mai più", per dire basta ai femminicidi.

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"Non poteva che essere dedicato a Giulia ed alla tragedia delle donne vittime di violenza il presepe di quest'anno. Con questo segno rosso sul volto dei miei pastori ci ricorderemo di Giulia anche in questi giorni di festa" il commento di Genny Di Virgilio.

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