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Giovanni e Pina, genitori adottivi dopo 5 anni, tornano dalla Colombia con due bimbi: “Travolti dall’affetto”

Giovanni, autore del cartello “Chiuso per adozione” sulla serranda del caseificio di famiglia, e sua moglie Pina sono tornati dalla Colombia con i loro due figli.
A cura di Redazione Napoli
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«Mi sono emozionato molto. Ora il cartello è esposto nel negozio e ne ho aggiunto un altro bianco, perché le persone non avevano spazio per scrivere le loro dediche». A parlare a Fanpage.it è Giovanni, gestore del punto vendita in via Chiaia del Caseificio Battiniello, storica attività di famiglia, e autore del cartello «Chiuso per adozione. Finalmente diventiamo genitori» affisso sulla serranda del negozio. Un annuncio che ha generato un'ondata di affetto da parte dei tanti clienti e delle molte persone che stanno affrontando lo stesso percorso di Giovanni e sua moglie Pina.

Cuori, dediche e firme da tutta Italia hanno invaso il cartello con cui i due coniugi hanno annunciato il lieto evento. Ora che Giovanni è tornato dalla Colombia, assieme a sua moglie e ai loro due bambini, e ha rialzato la serranda del negozio di via Chiaia, il cartello è stato esposto all'interno dell'attività. «Ne ho aggiunto un altro piccolo – aggiunge a Fanpage.it – ed è stato subito invaso dalle firme». Giovanni racconta di averlo esposto con il solo obiettivo di spiegare alla clientela il motivo per cui il punto vendita sarebbe stato chiuso per un po' di tempo.

«L'ho fatto per chiarire ai clienti che l'attività non era chiusa né perché me ne fossi andato né per fallimento, ma per un valido motivo, ossia l'adozione. È come quando si scrive "Chiuso per ferie": ho chiarito quello che andavo a fare. Anche perché non sapevo neanche quando sarei tornato». Ed effettivamente è trascorso un mese prima che Giovanni e Pina, partiti a fine novembre, rientrassero in Italia stringendo tra le braccia i loro due figli. «Quando sono tornato a lavoro, in tanti, oltre ai nostri clienti, si sono fermati a farmi gli auguri e a dirmi che avevamo fatto una cosa bella».

Giovanni e Pina, genitori dopo 5 anni

Un epilogo sperato e atteso a lungo dalla coppia partenopea che più volte in passato ha provato ad avere un figlio senza però riuscirci. «Alla fine – spiega Giovanni a Fanpage.it – abbiamo deciso di dedicarci all'adozione. In questo modo potevamo fare una cosa bella, permettendo a dei bambini di crescere in condizioni di vita migliori». Ma i coniugi hanno dovuto affrontare un percorso lungo e non privo di ostacoli prima di poter diventare genitori. «Sono passati cinque anni da quando abbiamo deciso di ricorrere all'adozione. È stata soprattutto mia moglie all'inizio a prendere in considerazione quest'opzione».

Non sono mancati momenti di sconforto, durante i quali Giovanni e Pina credevano che non ce l'avrebbero fatta. «Non ci speravamo più – racconta il neo papà – perché da luglio continuavano a dirci che dovevamo pazientare». A complicare questo processo, già solitamente reso difficile da pratiche che durano anni e cavilli burocratici, lo scoppio della pandemia: «Siamo stati sfortunati perché poi è arrivato il Covid». Fino a quando, lo scorso ottobre, la coppia ha ricevuto la chiamata tanto attesa. «Non abbiamo esitato neanche per un attimo. Io ho chiuso il negozio e, a fine novembre, siamo volati in Colombia. Abbiamo ottenuto ciò che volevamo: ora abbiamo due bei bambini molto vivaci».

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