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Giovanni Cavaliere morto a 12 anni ad Agerola, caduto dal mulo e trascinato per metri

Proseguono le indagini sulla morte del 12enne ad Agerola (Napoli); il ragazzino sarebbe vittima di un fatale incidente nell’azienda agricola di famiglia.
A cura di Nico Falco
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Il mulo che stava cavalcando si sarebbe imbizzarrito all'improvviso, lo avrebbe disarcionato e sarebbe scappato verso la stalla, e il piccolo Giovanni Cavaliere, rimasto incastrato con un piede nella briglia, sarebbe stato trascinato per decine di metri e probabilmente anche calpestato. È questa al momento la ricostruzione, su cui sono in corso accertamenti, della tragedia avvenuta ieri ad Agerola, sui Monti Lattari, e che ha portato alla morte del 12enne.

Sulla vicenda la Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta, le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di Agerola e della Compagnia di Castellammare di Stabia; nelle prossime ore si deciderà se procedere con l'autopsia, gli accertamenti mirano ad accertare eventuali profili di responsabilità. Il ragazzino era nell'azienda agricola della famiglia, tra Ponte Tito e Scialli. Al momento dell'incidente si sarebbe trovato da solo: la madre, il padre e il nonno sarebbero stati nelle vicinanze ma non avrebbero assistito, si sarebbero accorti di quello che era successo solo quando era ormai troppo tardi e hanno portato il piccolo al punto di primo soccorso di via Coppola, dove però il 12enne è arrivato già senza vita.

Il ragazzino appartiene a una famiglia molto nota nella zona, che da generazioni gestisce l'azienda agricola, spesso anche con l'aiuto del 12enne. Il sindaco di Agerola, Tommaso Naclerio, ha espresso cordoglio tramite un post sul profilo social del Comune:

Agerola piange un giovane figlio. Ancora una tragedia immane e un dolore lacerante ci lasciano attoniti e sgomenti. A nome dell’intera comunità agerolese ci stringiamo intorno alla famiglia del piccolo Giovanni. Preghiamo affinché Giovanni possa trovare pace nell'eternità e possano i suoi cari trovare conforto nel ricordo dei bei momenti che hanno condiviso con lui.

Messaggi analoghi sono arrivati dalle amministrazioni di diversi comuni dell'area, tra cui Pimonte, e dalla sezione di Monticiano del Club Italiano Bleu de Gascogne, che aveva conosciuto il ragazzino per la passione per la caccia e per i cani, condivisa col padre.

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