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Giornata del sonno al Moscati di Avellino: come partecipare all’open day del 14 marzo

Il 14 marzo l’open day per la cura dei disturbi del sonno presso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino: come partecipare gratuitamente alle visite.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino.
L'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino

Si terrà il 14 marzo all'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino l'open day dedicato alla salute del sonno, in occasione della Giornata Mondiale, il World Sleep Day, ad esso dedicato. All'iniziativa parteciperà la dottoressa Barbara Filosa, otorino esperto qualificato in disturbi del sonno e referente dell’ambulatorio OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) del reparto di Otorinolarigoiatria, diretto dal dottor Giuseppe Malafronte.

Quando e dove si terrà l'open day e come partecipare

L'open day si terrà venerdì 14 marzo 2025, dalle 9 alle 12.30, presso l'ambulatorio dei disturbi del sonno afferente all'Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria, al quarto piano, Settore A, dell'Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. Possono partecipare alla visita ambulatoriale, le persone dai 13 ai 70 anni che presentano almeno uno dei seguenti sintomi: russamento, eccessiva sonnolenza diurna, sensazione di soffocamento durante il sonno, cefalea al risveglio, difficoltà a concentrarsi e ricordare le cose. Per prenotarsi, bisognerà prenotarsi gratuitamente al link disponibile sul portale dell'ospedale, oppure inquadrando il QR Code presente al medesimo link. La piattaforma, fanno sapere dall'ospedale, sarà attiva fino ad esaurimento dei posti disponibili.

"Apnee notturne aumentano di 4 volte i rischi cerebrovascolari e cardiovascolari"

"La sindrome delle apnee notturne del sonno, se non diagnosticata e adeguatamente trattata, aumenta di quattro volte il rischio di implicazioni cerebrovascolari e cardiovascolari, e continuerà a essere tra le cause degli improvvisi colpi di sonno che provocano incidenti stradali e sul lavoro", ha spiegato in una nota la dottoressa Filosa, "Da quando abbiamo aperto all’Azienda Moscati l’ambulatorio dei disturbi respiratori del sonno, sono afferiti 170 pazienti di età compresa tra gli 8 e gli 80 anni (con un’età media di 49 anni). Di questi, il 40% aveva già una diagnosi accertata di OSAS e ricercava terapie alternative alla cpap: 55 pazienti (l’85%) sono stati sottoposti all’endoscopia in sonno farmacologicamente indotto per identificare i siti ostruenti e indirizzati a terapie personalizzate alternative alla cpap, come la terapia posizionale o l’applicazione di dispositivi intraorali di avanzamento mandibolare. Venti pazienti infine", ha concluso, "sono stati sottoposti a intervento chirurgico faringopalatale, con risoluzione dell’OSAS senza più necessità di utilizzare la cpap (il ventilatore medico che eroga un flusso d'aria continuo a pressione positiva costante, ndr)".

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