Giornata contro la violenza sulle donne: in Campania uccise 8 donne dall’inizio del 2021
Dall'inizio del 2021, sono morte, per mano di mariti, fidanzati, fratelli e padri violenti, otto donne in Campania. Si tratta di dati allarmanti che ancora una volta evidenziano un problema che, nonostante le numerose iniziative di sensibilizzazione messe in campo nel corso degli anni, sia ben lontano dall'essere risolto.
A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra ogni 25 novembre e istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, emerge che, ad aumentare in questi 11 mesi rispetto all'anno precedente a livello nazionale, sono ancora una volta i femminicidi commessi in ambito familiare e affettivo. Tra le mura in cui ci si dovrebbe sentire protetti, si consuma l'89% degli omicidi con vittime femminili, con un incremento dell'11,5% rispetto allo scorso anno.
Chi sono le donne uccise in Campania
Secondo quanto riportato dalla Cgil Campania, in soli 11 mesi nella regione sono state uccise otto donne, ammazzate da chi diceva di amarle: fratelli, padri, compagni, mariti. Ornella Pinto è stata uccisa marzo a Napoli dal marito. Vincenza Cimitile, invece, è morta ad aprile a Brusciano per mano del fratello. E poi ancora Ylenia Lombardo, picchiata, uccisa con un colpo di fucile e poi data alle fiamme lo scorso 5 maggio a San Paolo Belsito, nel napoletano.
Nello stesso giorno moriva, nell'avellinese, Antonietta Ficuciello, soffocata da suo marito. Ventitré giorni dopo è toccato a Maria Carmina Fontana, originaria di Caserta, uccisa a coltellate dal marito in provincia di Lucca. Con le stesse modalità è stata uccisa a luglio Vincenza Tortora dal marito a Somma Vesuviana, mentre a Pianura Eleonora Di Vicino è stata uccisa dal figlio e fatta a pezzi. In questo elenco la CGIL aggiunge anche Dora Lagreca, la giovane salernitana ufficialmente morta in seguito ad un suicidio, ma sulla cui vicenda sono in corso le indagini della magistratura per accertare eventuali corresponsabilità del compagno.
Tutte le iniziative di sensibilizzazione
Sono numerose le iniziative adottate in Italia volte a sensibilizzare uomini, donne, grandi e piccini su un tema così delicato e cruciale come la violenza contro le donne. In Campania, le Camere del lavoro della Cgil e le sedi di categoria di Napoli, Avellino, Benevento, Caserta e Salerno si illumineranno di rosso dal 25 al 30 novembre. «Servono azioni coordinate e di sistema tra i diversi livelli di governo del Paese, le parti sociali e i diversi attori che operano sul territorio – scrive la Cgil Campania in una nota – perché la lotta alla violenza sulle donne è un fronte comune e non più procrastinabile».
Tante le iniziative messe in campo dalla Reggia di Carditello, in provincia di Caserta. Giovedì 25 novembre alle 10, ci sarà l'incontro "Ri-generare il maschile" per costruire modelli maschili liberi dagli stereotipi e prevenire la violenza. Saranno presenti le scuole del territorio, da remoto Valeria Valente, presidente della Commissione di inchiesta del Senato sul femminicidio e la violenza di genere, e Gabriella Maria Casella, presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Sabato 27 novembre alle 18, ci sarà la proiezione pubblica, in prima nazionale, di "Io vivo per te" di Rita Raucci, il pluripremiato short film sulla gaslighting, una forma di manipolazione psicologica violenta e subdola. La proiezione avverrà alla presenza di numerosi ospiti, tra cui Carlo Marino, sindaco della città.
La legge 17 sulla parità salariale
Loredana Raia, vicepresidente dell'Assise, ha illustrato il contenuto della legge 17 sulla parità salariale e sull'incentivazione all'occupazione e all'imprenditoria femminile, approvata dal Consiglio regionale della Campania lo scorso 16 ottobre all'unanimità (38 voti favorevoli su 38).
L'articolo 10 della norma è proprio dedicato alle donne vittime di violenza. «Le aziende – spiega Raia – che intendono assumere le donne vittime di violenza avranno una premialità. È prevista, infatti, una dote di circa 900mila euro, a partire dal 2022, per finanziare contributi parametrati all'Irap che versano le aziende». Raia spiega che si tratta di «un'azione concreta, con la quale abbiamo voluto dare forza a un tema, quello del lavoro, che riteniamo sia la leva più importante per l'autonomia e la la libertà delle donne».