Giorgia Meloni a Caivano: “Qui lo Stato può fare la differenza. Tutto merito di don Patriciello”
È il giorno di Giorgia Meloni a Caivano: la presidente del Consiglio torna al Parco Verde per visitare il nuovo centro sportivo sorto sulle ceneri dell'ex Delphinia a Caivano. Con la premier anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Ad accogliere Meloni il parroco del Parco Verde don Maurizio Patriciello, il commissario Fabio Ciciliano ed il coordinatore della commissione prefettizia al Comune Filippo Dispenza. La premier insiste nel considerare il parroco di Caivano come promotore degli interventi di rigenerazione urbana e sicurezza, avviati dopo l'orribile violenza perpetrata da un branco su due minorenni, vittime di violenza sessuale. «Siamo partiti da quell'orrore e dal fallimento delle istituzioni che non erano riuscite a difendere i più deboli».
«Ringrazio padre Maurizio Patriciello perché senza la sua insistenza e la sua determinazione tutto questo non sarebbe iniziato», dice Meloni. «Benché la sfida di Caivano sia stata una delle mie principali scommesse, una delle principali scommesse del governo, forse non ero preparata stamattina all'emozione e all'impatto della differenza di quello che ci siamo trovati di fronte rispetto a qualche mese fa. Non solo l'impatto visivo ma il messaggio che l'impatto racconta: lo Stato e le istituzioni possono fare la differenza, lo Stato può mantenere i suoi impegni, le istituzioni possono mantenere gli impegni. Qui le istituzioni si sono comportate come dovrebbero fare sempre».
Affondo contro Vincenzo De Luca di Patriciello e Meloni
È un duetto tra premier e sacerdote. Patriciello, parroco della chiesa dei Santi Apostoli, interviene prima del discorso di Meloni: «Giorgia, io ‘o veco e nun ‘o crere, lo vedo e non lo credo». Il sacerdote è un fiume in piena: di recente è stato protagonista di uno scontro più politico che istituzionale col presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. E ora non frena le use parole :«Il governatore (il riferimento è a De Luca, ndr) ha detto lo Stato a Caivano non c'è, stop. Ma qualcuno deve portarcelo. Sono stato io a venire qui e fotografare lo scempio, non era il mio compito, ma ognuno deve fare un passo in più. Mi piacque il procuratore generale di Napoli Riello quando disse ‘via i don Abbondio dalle chiese'. Sì, via i preti don Abbondio ma anche i don Abbondio dalla magistratura, dal giornalismo, dalla politica». Anche Meloni attacca De Luca: «Ha detto che era una passeggiata dalla politica. Se a ogni passeggiata della politica arrivassero questi risultati…».
La replica di De Luca, oggi presente al Parco Verde del popoloso centro in provincia di Napoli è immediata: «Non ho mai parlato di passeggiata» per la cerimonia di oggi a Caivano, «mi ero permesso di prendere in giro Durigon ieri per la passeggiata che abbiamo fatto al molo Beverello. Ma sono esponenti di governo che non hanno molta ironia, sono molto nervosi in questo periodo». «State sereni, direi agli esponenti del governo nazionale», ha aggiunto.
Cosa sarà realizzato a Caivano: dalla piscina al teatro dedicato a Pino Daniele
La nuova struttura che sorge nell'ex impianto dove si consumò l'orribile violenza contro le ragazzine sarà gestita dalle Fiamme Oro della Polizia di Stato.. Meloni si è recata nella nuova piscina dove tra qualche giorno i primi ragazzi potranno tuffarsi ed ha visitato gli altri impianti dove saranno praticate diverse discipline sportive. Le opere di bonifica e di ristrutturazione sono state svolte dagli uomini del Genio militare dell'Esercito italiano. «In questo centro si potranno fare 44 discipline sportive – dice Meloni – E sarà immediatamente operativo. Inizieranno gli open day e il 10 giugno ci saranno i campi estivi per i ragazzi del territorio e un parco attrezzato dedicato alla memoria del giudice Rosario Livatino per fare sport all'aria aperta. Qui sorgerà un nuovo teatro da 500 posti e un anfiteatro da 1000 posti». Presente anche Alessandro Daniele, figlio di Pino Daniele: alla memoria del cantautore sarà dedicato l'impianto che ospiterà spettacoli e musica a Caivano.
La premier è stata attesa anche da una protesta di una ventina di manifestanti dell'associazione "Casa mia" che protestano contro l'abbattimento delle case abusive. "Stop alle ruspe" e "sì sanatoria case" si legge sui cartelli esposti dagli attivisti, isolati dietro alcune transenne installate dalle forze dell'ordine sul marciapiede di fronte all'ingresso del Delphinia.