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Giocattoli contraffatti di Barbie, Pokemon e Me Contro Te, a Napoli la centrale di smistamento

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 50mila articoli ta Napoli e la provincia di Pescara; sotto chiave anche prodotti per Carnevale non sicuri.
A cura di Nico Falco
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I giocattoli e gli articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza
I giocattoli e gli articoli sequestrati dalla Guardia di Finanza

La merce arrivava nei depositi di una società con sede a Napoli, da lì veniva smistata in numerosi punti vendita nel centro e nel sud Italia; non solo articoli per Carnevale non conformi, ma anche giocattoli contraffatti che riproducevano i prodotti dei brand più noti: Pokemon, Barbie, Me Contro Te. La filiera della distribuzione è stata ricostruita dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pescara, l'operazione ha portato al sequestro di oltre 50mila articoli non sicuri che avrebbero generato profitti illeciti per decine di migliaia di euro mettendo però a rischio la salute dei consumatori, in particolare dei bambini.

I controlli sono partiti da un negozio di Montesilvano, in provincia di Pescara, dove erano in vendita migliaia di articoli privi delle informazioni obbligatorie previste dal Codice del Consumo, e hanno interessati diversi esercizi commerciali di Pescara e di Manoppello, dove sono stati trovati articoli per Carnevale e giocattoli risultati contraffatti. Ricostruendo la provenienza della merce, i finanzieri sono quindi arrivati a una società con sede a Napoli. Nel deposito, 28.134 giocattoli contraffatti, 9.728 giocattoli e 6.120 articoli di Carnevale; sotto chiave sono finiti anche bombolette spray e test alcolemici privi di certificazioni di sicurezza.

La merce sequestrata verrà esaminata per accertare l'eventuale presenza di sostanze nocive. I responsabili delle attività commerciali sono stati segnalati alle Camere di Commercio competenti per violazione dal Codice del Consumo e alla normativa sulla sicurezza dei giocattoli; le sanzioni amministrative contestate potrebbero superare i 60mila euro.

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