Gianpaolo, accoltellato davanti allo stadio: “A Napoli per lo scudetto, ho creduto di morire”
"Sono tornato a Napoli per festeggiare e mi sono imbattuto in una esperienza terrificante. Ho avuto paura di morire". Così Gianpaolo, il giovane tifoso che ieri è finito al Pronto Soccorso con una coltellata al petto. Taglio profondo, che per fortuna non ha leso organi vitali: se la caverà con una decina di giorni di prognosi. Ma resta la totale follia di questa storia: il ragazzo è stato aggredito davanti allo stadio Maradona da un uomo che pretendeva di farsi largo con manovre pericolose tra la folla di tifosi festanti. E senza nemmeno un litigio che avrebbe esacerbato gli animi: poche parole, e subito il coltello.
Gianpaolo, originario di Casalnuovo ma residente nelle Marche, era tornato a Napoli ieri proprio per assistere alla partita che avrebbe potuto rivelarsi quella determinante per lo scudetto: con la sconfitta della Lazio, se il Napoli avesse vinto contro la Salernitana si sarebbe aggiudicato matematicamente il tricolore, con quattro giornate di anticipo. Intorno alle 13:30 era davanti alla curva B, intorno a lui centinaia di tifosi che attendevano l'inizio della partita. Con i conseguenti disagi sul traffico: strade bloccate dalla folla, automobili costrette a procedere a passo d'uomo o ad attendere che si aprisse uno spiraglio per avanzare di qualche medio.
Scene, insomma, che si vedono ad ogni grande evento e che, era prevedibile, si sarebbero ripresentate anche ieri. Tra chi era in coda, un giovane sui 35 anni, alla guida di una Lancia Ypsilon beige. L'uomo avrebbe cercato di farsi largo a colpi di clacson e accelerate e ci sarebbe stato un battibecco coi tifosi, che gli avrebbero fatto notare che il suo comportamento era pericoloso, vista anche la presenza di numerosi bambini. E lui avrebbe tirato il freno, sarebbe sceso e avrebbe minacciato un amico di Gianpaolo. Il 35enne si sarebbe frapposto e avrebbe avuto solo il tempo di dire "è un giorno di festa, siamo qui per festeggiare" e si sarebbe beccato la coltellata in pieno petto. La vittima ha raccontato al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli:
Ho avuto paura di morire, in pochi minuti mi è passata tutta la vita davanti agli occhi. Ho pensato a mio figlio e alla mia famiglia e per mano di un folle violento avrei potuto non vederli più. Sono andato a Napoli per festeggiare e mi sono imbattuto in una esperienza terrificante.
Prosegue Borrelli:
Una giornata festa che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Piena solidarietà alla vittima che per fortuna si è salvata anche grazie al pronto intervento del personale medico. È sempre difficile in termini di sicurezza gestire numeri enormi di persone in movimento. In aggiunta a tutto il lavoro fatto dalle forze dell’ordine, è necessario prevedere maggiori controlli tra la folla assiepata per strada per la festa della prossima settimana, visto l’uso sconsiderato della violenza. È bene che agenti in borghese si mescolino, nei punti nevralgici, tra le decine di migliaia di persone per fronteggiare le pretese e l’arroganza dei violenti che non mancano mai e possono realmente rappresentare forti rischi per la sicurezza delle persone perbene