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Gesù Bambino e la Madonna feriti sul presepe a San Gregorio Armeno: “Basta guerre”

L’opera del maestro Marco Ferrigno: “Un modo per protestare contro le guerre che affliggono il mondo. Chiediamo Pace”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gesù Bambino e la Madonna feriti sul presepe a San Gregorio Armeno, la strada dei pastori di Napoli. È l'opera del maestro artigiano Marco Ferrigno, un simbolo di protesta contro tutte le forme di guerra. La scultura raffigura la Sacra Famiglia, con la Vergine Maria, il bimbo Gesù e San Giuseppe, come rappresentata nell'iconografia classica. Ma la Madonna porta la mano destra fasciata, mentre con la sinistra tiene in braccio il Bambino Gesù, ferito e insanguinato e con entrambe le braccia fasciate.

L'artigiano Ferrigno: “Chiediamo la Pace”

Ferrigno è uno degli scultori e dei maestri artigiani più noti dell'antica strada dei bottegai. “Visto il momento particolare e i tanti focolai di guerra che ci sono nel mondo – ha commentato Marco Ferrigno – mi sembrava giusto prendere anche un poco una posizione. La Madonna e il Bambin Gesù feriti sono un po' la rappresentazione iconografica di questo momento che stiamo vivendo e rappresenta anche un po' l'indignazione di noi tutti e la volontà di volere la pace”.

L'artigiano di San Gregorio Armeno si è unito, quindi, all'appello lanciato oggi da Papa Francesco, che al termine dell'Angelus in piazza San Pietro, in riferimento alla guerra in Medio Oriente, ha detto: “Basta fratelli, fermate le armi. Le armi non porteranno mai pace. Basta, fratelli, a Gaza si soccorrano i feriti, si facciano arrivare gli aiuti umanitari, si liberino gli ostaggi, tra cui molti sono anziani e bambini”. Il Sommo Pontefice ha rivolto, poi, anche un pensiero alla Guerra in Ucraina, che ancora prosegue: “Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamola”, ha affermato.

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