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Gerardina Corsano, morta dopo aver mangiato la pizza: tre indagati, c’è anche un medico

Sono tre le persone indagate dalla Procura di Benevento per la morte di Gerardina Corsano, la 46enne morta per sospetta intossicazione da botulino: si tratta dei due titolari della pizzeria di Ariano Irpino in cui Gerardina e il marito hanno mangiato e di un medico.
A cura di Valerio Papadia
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Ci sono tre indagati per la morte di Gerardina Corsano, la donna di 46 anni che martedì scorso, ad Ariano Irpino, nella provincia di Avellino, ha accusato un malore dopo essere stata in una pizzeria della città insieme al marito ed è purtroppo deceduta per una sospetta intossicazione da botulino; anche il coniuge, 52 anni, si è sentito male ed è attualmente ricoverato in ospedale a Napoli.

La Procura di Benevento, titolare delle indagini, fa sapere che si tratta di un "atto dovuto" in vista dell'autopsia: nel registro degli indagati sono iscritti i due titolari della pizzeria in cui Gerardina Corsano e il marito hanno cenato sabato 28 ottobre e un medico in servizio al Pronto Soccorso dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino. Da quanto si apprende, infatti, Gerardina Corsano e il marito, dopo aver accusato entrambi un malore, si sono recati per due volte al nosocomio della provincia irpina, domenica e lunedì, e per due volte sono stati rimandati a casa perché non sono state riscontrate particolari criticità.

Sabato 4 novembre l'autopsia sul corpo di Gerardina Corsano

La Procura di Benevento, contestualmente, ha affidato gli accertamenti autoptici sul corpo della 46enne al medico-legale Carmen Sementa che si avvarrà della consulenza di Alessandro Santurro, docente all'università di Salerno, e di Sebastiano Leone, primario di malattie infettive dell'Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino: l'autopsia sulla salma di Gerardina Corsano sarà probabilmente effettuata sabato 4 novembre.

Intanto, la pizzeria in cui la 46enne e il marito hanno cenato sabato scorso è stata posta sotto sequestro: la Polizia di Stato, che effettua le indagini, ha sequestrato campioni di olio di peperoncino, pomodori, olio e funghi conservati. L'Asl di Avellino ha inoltre condotto indagini sia nel locale che nell'abitazione dei due coniugi.

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