Galleria Umberto, sequestrato un altro locale: i vigili scoprono due operai nei sotterranei
Sequestrato un altro locale nella Galleria Umberto I di Napoli, dopo i due sequestri per lavori non autorizzati che hanno riguardato i nuovi store di Mondadori e Starbucks avvenuti a dicembre, come anticipato da Fanpage.it. Questa volta, gli agenti della Polizia Locale, dell'Unità Operativa Chiaia, guidata dal Comandante Bruno Capuano, sono intervenuti, insospettiti dalla presenza di polvere e terriccio all'interno della galleria. Hanno seguito la scia e scoperto un'enorme sala sotterranea, dove c'erano due operai, impegnati nella bonifica dell'area interrata, piena di numerosi rifiuti edili accatastati in mucchi pronti per lo smaltimento.
Scatta un nuovo sequestro
I due operai, risultati senza un regolare contratto di lavoro e incapaci di fornire documentazione relativa ai lavori in corso, hanno dichiarato l'assenza del proprietario dell'immobile e del tecnico responsabile, impossibilitato a raggiungere il luogo. Di fronte a ciò, l'intero immobile è stato sottoposto a sequestro penale per mancanza di autorizzazioni e per violazione delle norme di sicurezza sul lavoro, nonostante il locale sia soggetto a tutela monumentale. Il sequestro ha riguardato una superficie di circa 30 metri quadrati con soppalco, e vari ambienti a diverse profondità.
La Polizia Locale ha scoperto due operai nei sotterranei
La Galleria Umberto I, infatti, è un'opera monumentale al centro storico di Napoli, tra via Toledo e piazza Trieste e Trento. Purtroppo da molti anni preda del degrado. La Polizia Locale ha un presidio fisso all'interno della struttura ed è costantemente impegnata nell'attività di monitoraggio a tutela del decoro della Galleria e della sicurezza dei cittadini e dei turisti. Gli agenti della Polizia Locale, a quanto apprende Fanpage.it da fonti accreditate, hanno scorto tracce di polvere in prossimità di una saracinesca aperta a metà. Sono entrati e hanno scoperto degli immensi sotterranei che arrivano dall'altro lato fino a via Santa Brigida, quasi adiacenti all'ex salone Margherita. Qui hanno trovato i due operai che avevano anche attrezzi da lavoro. A quel punto, verificato che mancavano contratto di lavoro e documentazione sui lavori, è partita la segnalazione alla Procura, con la richiesta di sequestro. La Polizia Locale condurrà ulteriori accertamenti nei prossimi giorni, in collaborazione con la Soprintendenza e i tecnici comunali.