
Gaia, pestata a sangue dal suo ex: “Mi sono opposta altrimenti mi avrebbe buttato dal belvedere”

Ci ha messo la faccia ed è un volto tumefatto, che porta i segni di quello che sarebbe potuto essere l'ennesimo femminicidio del 2025 in Italia. Gaia, 25 anni, di Bacoli, è viva per miracolo. È una giovanissima madre, massacrata di botte dal suo ex. L'uomo è stato arrestato per tentato omicidio e maltrattamenti. I due erano separati da gennaio, Gaia vive altrove col figlio e il suo aguzzino vive non lontano dalla loro vecchia casa. Lei sta provando a riaffermarsi, a voltare pagina, trova la donna in strada, mentre passeggia e la riempie di botte, provando a spingerla oltre una balaustra di un belvedere, lasciandola sanguinante a terra.
Il suo racconto è agghiacciante: «All'improvviso lui è arrivato. Io stavo in macchina, e lui è arrivato. Mi ha aperto lo sportello dove sedevo e mi ha scaraventata fuori. Lui, con altri due amici. Era in compagnia, sì. E ha iniziato a colpirmi con schiaffi, pugni, cazzotti. Mi tirava i capelli, mi trascinava per terra… ha anche tentato di buttarmi giù dal belvedere. Fortunatamente ho opposto resistenza. Non so da dove ho preso la forza, ma non sono caduta. Poi, dopo altre botte, ha cercato di trascinarmi in auto. Io ero ai seggiolini posteriori, lui si faceva aiutare dagli amici a spingermi dentro. Io mi opponevo, mi facevo forza per non salire.
Finché — e questo è stato il miracolo — ho trovato il suo telefono sbloccato. E sono riuscita a comporre il numero di mio padre, di nascosto, mentre lui mi picchiava e gli altri cercavano di caricarmi in macchina. Ho chiamato papà. Lui forse se n’è accorto. Mi ha lanciato a terra… e poi sono scappati».

Nelle ultime ore la ragazza ha deciso di esporsi. Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, il parlamentare dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e l'assessora al Comune di Pozzuoli Titti Zazzaro ne parlano con lei e portano la vicenda su un piano pubblico. Dice il primo cittadino flegreo: «Una storia devastante che deve far riflettere tutti. Gaia è viva, ed ha trovato la forza di denunciare pubblicamente quanto ha subito. Ho avuto modo di sentirla, poco fa, manifestandole tutta la solidarietà del popolo bacolese. Dobbiamo esserle vicino. E lo saremo con azioni concrete. Così come dobbiamo essere capaci di far uscire dal silenzio tutte quelle donne che subiscono minacce, violenza. Aiutateci ad aiutarvi. Abbiamo istituito un Centro anti-violenza. Abbiamo istituto la consulta per le Pari Opportunità. Ma c’è da fare molto di più, molto meglio. Gaia, non sei sola. Siamo al tuo fianco».
Francesco Borrelli è ancora più duro e parla dei complici cui fa riferimento la stessa aggredita: «Gaia è sopravvissuta all'agguato del suo ex che con tre complici ha tentato di rapirla e ucciderla sul belvedere di Pozzuoli. Che uomini sono quelli che fanno queste cose? E siamo preoccupati per Gaia. Uno solo è stato arrestato. Gli altri due? Dove stanno? Potrebbero cercare vendetta. Vogliamo sapere se almeno li stanno cercando e nel frattempo: assieme al sindaco di Bacoli, ho chiesto che la casa della vittima venga messa sotto sorveglianza».