Gaia, 25enne picchiata a Pozzuoli: convalidato l’arresto per l’ex, resta in carcere

Resta in carcere l'ex di Gaia, la giovane donna di 25 anni che, sabato notte, è stata massacrata proprio dal 36enne, padre di suo figlio, che a Pozzuoli, insieme a due complici, l'ha riempita di calci e pugni, tentando anche di scaraventarla da un belvedere. Oggi, il gip del Tribunale di Napoli ha convalidato l'arresto del 36enne, accusato del tentato omicidio della giovane donna, e dunque resta in carcere. Alla giovane Gaia, inoltre, è stato fornito il Mobile Angel, dispositivo mobile che si indossa come un orologio e che invia una segnalazione immediata alle forze dell'ordine in caso di pericolo.
Un cartello per Gaia sul belvedere in cui è stata aggredita. Subito vandalizzato
In solidarietà a Gaia – e a tutte le donne vittime di violenza – sul belvedere a Pozzuoli in cui la 25enne è stata aggredita era stato affisso un cartello: "Vietato fare l'omm ‘e merda". Il cartello, purtroppo, soltanto poche ore più tardi è stato vandalizzato, come reso noto dal presidenze di Civico Flegreo Antonio Maione, che scrive: "Tre ragazzi, evidentemente maggiorenni (visto che guidavano) sono arrivati ieri sera, hanno preso a pugni quei messaggi e li hanno buttati giù. Un atto vigliacco, spregevole. Un vandalismo che grida vergogna. Sappiamo chi siete. Abbiamo la vostra targa. Ma più ancora di questo, sappiate che avete dato prova di quanto ancora abbiamo da imparare come comunità. Perché se dopo l’aggressione a Gaia, in quello stesso luogo, c’è chi risponde a un messaggio di civiltà con la violenza, allora è evidente che la lezione non l’abbiamo ancora imparata".