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Elezioni amministrative Napoli 2021

Gaetano Manfredi, chi è il nuovo sindaco di Napoli che ha messo d’accordo Pd e M5S

Il nuovo sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, 57 anni, nato a Ottaviano e residente a Nola, ingegnere, ex rettore dell’Università Federico II di Napoli, Presidente della CRUI dal 2015, la conferenza dei rettori nazionale, e Ministro dell’Università e della Ricerca nel Governo Conte II. Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo primo cittadino.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gaetano Manfredi con la figlia Sveva
Gaetano Manfredi con la figlia Sveva
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Gaetano Manfredi, il "Prof", 57 anni compiuti il 4 gennaio scorso, natali a Ottaviano nel 1964 e residenza a Nola, ingegnere, docente universitario ed ex rettore dell’Università Federico II di Napoli, il più grande Ateneo del Mezzogiorno, poi Presidente della CRUI dal 2015, la conferenza dei rettori nazionale, e quindi Ministro dell’Università e della Ricerca nel Governo Conte II, è il nuovo sindaco di Napoli, il 25esimo della storia del capoluogo partenopeo. Moderato, di carattere misurato e garbato, mai sopra le righe, chi lo conosce sa che ai toni accesi preferisce sempre, invece, il dialogo ragionato. Manfredi è stato eletto al primo turno con un’ampia coalizione di centrosinistra, ad asse Pd-M5S.

Chi è il nuovo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Sposato – la moglie, Concetta Del Piano della Cettina, è medico – con una figlia di 22 anni, Sveva, che studia Economia alla Bocconi di Milano, Juventino di fede calcistica, ma non particolarmente appassionato di calcio. Dopo il diploma al Liceo Classico, Manfredi si laurea alla Federico II di Napoli con 110 e lode a 24 anni: ingegnere, come il padre Gianfranco. Al mondo accademico dedica gran parte della sua vita. Ottiene una borsa di ricerca, comincia a lavorare e dieci anni dopo diventa professore di tecnica delle costruzioni. Manfredi lavora a ricerche di tipo teorico e sperimentale tra cui il comportamento non lineare delle strutture, il comportamento sismico di strutture murarie, il rischio sismico di impianti industriali, la vulnerabilità e riabilitazione dei beni culturali, l'innovazione tecnologica. Oltre 500 pubblicazioni nel suo curriculum di studioso.

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Nel 2014 diventa rettore della Federico II. Sotto la sua guida, dal 2014 al 2020, l’Ateneo Fredericiano ha registrato una grande fase di sviluppo, con la nascita del polo universitario di San Giovanni a Teduccio, l’Academy Apple, e della Scuola Superiore Meridionale, sul modello della Normale di Pisa. Nel 2015 diventa presidente della Conferenza dei rettori italiani (Crui), riconfermato nel 2018. In famiglia si respira da sempre aria di politia. Il padre Gianfranco è socialista ed ex consigliere comunale a Nola. Il fratello Massimiliano, già parlamentare Pd, oggi siede nel consiglio regionale della Campania.

Il Patto per Napoli Pd-M5S-Leu

Gaetano Manfredi è il candidato sindaco di un’ampia coalizione di centrosinistra, con Pd e M5S. Ben 13 le liste a suo sostegno, su 32 in totale che si sono presentate in questa tornata elettorale. Con lui anche ex sostenitori di Luigi De Magistris ed ex Forza Italia. Inizialmente restio a candidarsi, Manfredi ha deciso di scendere in campo solo quando è riuscito ad avere ampie garanzie da un vasto fronte politico di un sostegno economico-finanziario concreto per Napoli, che dal 2013 si trova in condizione di pre-dissesto, con un disavanzo che nell’ultimo rendiconto è arrivato a 2,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono altre risorse bloccate a copertura dei debiti, per un totale quasi di 4 miliardi. Manfredi è riuscito quindi a strappare a M5S, Pd e Leu il Patto per Napoli, l'impegno a ripianare a livello nazionale i conti del Comune.

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Le esperienze da tecnico con Prodi e Conte

Gaetano Manfredi, però, da tecnico aveva già avuto un ruolo in un ministero nel 2006, nel secondo Governo Prodi, in qualità di consigliere tecnico dell'allora ministro per le Riforme e l'innovazione nella Pubblica amministrazione Luigi Nicolais, suo amico e collega di ateneo e facoltà. Nel 2019, il premier Giuseppe Conte lo chiama a guidare il dicastero dell'Università e della Ricerca, e si fa apprezzare anche dai leader del M5S Roberto Fico e Luigi Di Maio. Nei primi 100 giorni di governo cittadino ha annunciato che bisognerà lavorare sulla vivibilità quotidiana e mettere l'amministrazione nelle condizioni di poter sfruttare al meglio le opportunità del PNRR. Tra i primi nomi che si sono fatti per la sua giunta, quello del Prefetto Antonio De Jesu, ex Questore di Napoli, che potrebbe avere la delega alla Sicurezza, fino ad oggi detenuta da Alessandra Clemente, candidata sindaco sostenuta da De Magistris.

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