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“Tra Napoli Roma e Bari si decide il futuro del Centro-Sud”. L’intervento di Gaetano Manfredi

L’asse Roma-Napoli-Bari diventerà il baricentro dell’intero Centro-Sud. Ma dobbiamo farci trovare preparati, disegnando le nostre città secondo le direttrici tracciate dall’Europa all’insegna della transizione digitale e della transizione ecologica. L’intervento di Gaetano Manfredi su Fanpage.it.
Intervento Gaetano Manfredi
Docente universitario, candidato sindaco di Napoli col centro-sinistra
A cura di Redazione Napoli
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L'ex ministro ed ex rettore Gaetano Manfredi, oggi candidato a sindaco di Napoli per la coalizione di centro-sinistra rappresentata da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Liberi e Uguali e movimenti civici,  in un intervento che Fanpage.it  volentieri pubblica, racconta la sua visione del centro-sud partendo dall'alleanza fra Roma, Napoli e Bari.

Caro direttore,

le infrastrutture costituiscono l’architrave dello sviluppo sociale ed economico di un territorio. Quelle immateriali – come la Rete – ci consentono di entrare in connessione con l’altra parte del mondo (quanti collegamenti abbiamo tenuto durante la pandemia!), ma quelle materiali accorciano le distanze fisiche aprendo nuove ed inedite opportunità da cogliere. Da questo punto di vista, il primo ponte costruito sulla tratta ferroviaria Av Napoli-Bari assume un fortissimo valore simbolico oltre che concreto. Se, infatti, da ormai 16 anni l’Alta Velocità collega Napoli e Roma in soli 70 minuti con tutti i vantaggi che ne derivano soprattutto per i lavoratori pendolari, quando tra appena due anni sarà attiva la linea ad Alta Velocità tra il nostro capoluogo e Bari con una percorrenza di due ore e mezza rispetto alle 4 attuali, finalmente avremo un asse privilegiato tra due grandi città metropolitane, in modo da attivare quel motore economico che può rilanciare l’intero Mezzogiorno.

Avremo da una parte i collegamenti marittimi del mar Tirreno e del Mar Adriatico e dall’altra il treno che dimezza le distanze: insieme costituiranno le “strade” del futuro. Anzi del presente prossimo. Perché dobbiamo farci trovare preparati, disegnando le nostre città secondo le direttrici tracciate dall’Europa all’insegna della transizione digitale e della transizione ecologica. Più reti e infrastrutture funzionali, ma anche più aree verdi e migliore qualità della vita: tutte fonti di reddito e di nuova occupazione giovanile. L’asse Roma-Napoli-Bari diventerà così il baricentro dell’intero Centro-Sud.

Non vi saranno più differenze tra l’area produttiva del Nord, considerata locomotiva economica del Paese, e quella a sistema nelle regioni meridionali. Mettendo in rete Roma, Napoli e Bari – quella fatta in primis di relazioni umane e metodi manageriali consolidati al punto da essere considerati un modello – potremo far nascere una nuova locomotiva capace di trainare sviluppo economico e crescita sociale dando centralità al Sud rispetto all’Europa del Nord.

Con un constante e proficuo coordinamento tra i tre sindaci di Roma, Napoli e Bari – nella mia campagna elettorale per il Comune sto insistendo molto sulla collaborazione istituzionale che ci faccia uscire da anni di dannoso isolamento – raggiungeremo risultati straordinari. Ridurre le distanze significa ridurre i tempi, ma anche aumentare il tasso di competitività dei nostri talenti e delle nostre eccellenze che pure sono conosciute nel mondo per il saper vivere,  la passione e l’umanità.

Di questo asse si avvantaggeranno certamente i cittadini metropolitani, ma anche le rispettive aree interne diventeranno strategiche rispetto a nuovi asset imprenditoriali lungo la direzione tracciata dal Recovery plan.

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