Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi accetta la candidatura nel centrosinistra: “Farò la mia parte”
Due mesi di titubanze, il "gran rifiuto" che tanto rifiuto non era e alla fine la decisione: Gaetano Manfredi è candidato sindaco di Napoli per Pd e M5S alle Amministrative che si terranno fra il 20 settembre e il 20 ottobre. Cinquantasette anni, originario dell'entroterra napoletano, ingegnere, docente universitario di Tecnica delle costruzioni, Manfredi è stato Rettore dell'Università Federico II nel 2014. Poi, la scalata: presidente della Crui e, in anni più recenti, l'incarico da ministro dell'Università col governo Conte II.
La sua decisione è maturata parallelamente ad una rassicurazione: Napoli avrà la sua legge "salva conti" che solo in parte riuscirà a coprire il pauroso buco di bilancio comunale (si parla di una cifra che va dai 3 ai 5 miliardi di euro). Positive le pressioni del segretario Pd Enrico Letta e dell'ex premier ora di fatto leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte.
Si va dunque componendo il quadro degli aspiranti sindaco di Napoli: contro Manfredi (Pd, M5S e cespugli di centrosinistra) c'è il magistrato Catello Maresca (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e cespugli di centrodestra). Antonio Bassolino che sarà sostenuto da una serie di liste civiche di area centrosinistra, Alessandra Clemente che è la candidata del sindaco uscente Luigi De Magistris.
Dal punto di vista politico ora inizierà la caccia alle alleanze: Sergio D'Angelo, patron delle cooperative sociali Gesco potrebbe fin da subito appoggiare il patto M5S-Pd; sarà fatto pressing anche sulla Clemente affinché rompa con De Magistris e passi dall'altra parte. Bassolino correrà da solo: non ha intenzione di fare dietrofront, anzi.
Toccherà capire quale sarà il ruolo e il ‘peso' specifico di Vincenzo De Luca, azionista di maggioranza del Pd in Campania: nei giorni scorsi lo svincolarsi di Manfredi è sembrato anche un sottrarsi alle pressioni dell'area deluchiana, intenzionata a imporre anche parte degli assessori.
Le prime parole di Manfredi sono affidate a Twitter, dopo la diffusione di un documento denominato "Patto per Napoli", a firma Giuseppe Conte, Enrico Letta, Roberto Speranza: «Napoli torna finalmente protagonista sullo scenario politico nazionale. Adesso possiamo partire tutti insieme per costruire la città del futuro. Un grande sforzo che deve mettere in campo le migliori energie della città. Ognuno deve fare la sua parte e io farò la mia»