G20 a Napoli, manifestazioni nella zona rossa. Domani previste nuove proteste
È già stata violata la zona rossa predisposta intorno al Palazzo Reale di Napoli e nelle zone limitrofe per il G20, in programma in città fino al 23 luglio. Oggi, circa una cinquantina di attivisti ambientalisti hanno violato il cordone di sicurezza predisposto in piazza del Plebiscito e si sono presentati davanti il Palazzo Reale con uno striscione recante la scritta "Il G20 balla sul Titanic, salviamo il pianeta, jatevenne". I movimenti ambientalisti si oppongono alla presenza dei capi di Stato a Napoli, definita "una terra martoriata dall'inquinamento ambientale e dal modello capitalistico portato avanti dal G20".
G20, proteste anche contro Erdogan
Alle proteste nella zona rossa, oltre agli ambientalisti, si sono uniti anche alcuni attivisti dei centri sociali e della rete "Bees against G20", una ventina in totale, che hanno esposto una bandiera curda e striscioni di protesta contro il presidente turco Erdogan, accusato dagli attivisti di "perseguitare il popolo curdo". Le forze dell'ordine hanno comunque contenuto i manifestanti su un lato di piazza del Plebiscito, lontano dal Palazzo Reale.
Domani l'incontro dei ministri dell'Ambiente, sale la tensione
Proprio nelle sale di Palazzo Reale domani, giovedì 22 luglio, si incontreranno i ministri dell'Ambiente dei Paesi del G20. Per far sì che non si ripeta lo stesso copione di oggi, i controlli saranno ancora più serrati, per evitare che la tensione salga ulteriormente in città e che ci possano essere scontri con gli attivisti, dal momento che sono in programma altre proteste. Intanto, in città, il nuovo piano traffico varato per la zona rossa del G20 sta creando notevoli disagi alla circolazione automobilistica, soprattutto nella zona di Santa Lucia e del lungomare, dove nelle ore di punta sono lunghe le code di automobili incolonnate nel traffico.