Furbetti del cartellino all’ospedale Loreto Mare di Napoli: 30 condanne e 54 assoluzioni

Si è concluso questa mattina, in un'aula della I Sezione Penale del Tribunale di Napoli, il processo di primo grado per gli 84 imputati per assenteismo, i cosiddetti furbetti del cartellino, dell'ospedale Loreto Mare: il verdetto ha visto 30 condanne (la più dura inflitta è stata a 3 anni di reclusione), mentre gli altri 54 imputati sono stati assolti (tra assoluzioni piene, per "particolare tenuità del fatto contestato" e, in un solo caso, per prescrizione relativamente a condotte illegali commesse fino al 31 agosto del 2014).
Cinque imputati condannati anche a risarcire l'Asl
Nell'aula di tribunale, affollatissima di imputati e avvocati, in un procedimento civile a parte, cinque degli imputati sono stati condannati anche a risarcire l'Asl Napoli 1 Centro (competente sull'ospedale Loreto Mare).
L'assenteismo in ospedale scoperto nel 2017 dopo due anni di indagini
Lo scandalo degli assenteisti all'ospedale Loreto Mare di Napoli emerse nel febbraio del 2017, quando i carabinieri, dopo due anni di indagini, coordinate dalla Procura partenopea, eseguirono 55 arresti tra medici, infermieri e personale amministrativo del nosocomio, mentre altre 94 persone vennero indagate.
Grazie alle telecamere posizionate in ospedale, i militari dell'Arma scoprirono che gli indagati, dopo aver timbrato il cartellino, si allontanavano dal posto di lavoro per sbrigare le commissioni più disparate: un medico andava a giocare a tennis o a fare acquisti in gioielleria, mentre un impiegato dell'Ufficio Presenza, che in teoria avrebbe dovuto controllare i colleghi, in orario d'ufficio andava a fare lo chef in una struttura ricettiva del Nolano.