Funerali di Tullio e Giuseppe, scambiati per ladri e uccisi: sarà lutto cittadino
I funerali di Giuseppe Fusella 26 anni e Tullio Pagliaro, 27, uccisi venerdì notte in via Marsiglia a Ercolano (Napoli), da un uomo che li aveva scambiati per ladri, saranno fissati nelle prossime ore, dopo il dissequestro delle salme, ora al Policlinico di Napoli per l'autopsia. Non sappiamo ancora se i funerali dei due, entrambi residenti a Portici, saranno in una sola cerimonia o separati. Di certo c'è che quel giorno Portici si listerà a lutto. Lo dice il sindaco Vincenzo Cuomo:
Proclameremo il lutto cittadino perché il dolore per la uccisione di due ragazzi perbene ed innocenti avvolge una intera comunità quale è la nostra città. Poi ci sarà il momento dei perché e dei per come sia potuta accadere questa immane tragedia e noi ci saremo. L'uccisione di due giovani ragazzi, Giuseppe e Tullio, due bravi ragazzi, due persone perbene, ha sconvolto la nostra comunità. Anche io, come tanti, sono stato travolto e rimasto incredulo dalla notizia.
Cuomo ieri è andato a casa dei genitori di Giuseppe e ha parlato a telefono con il papà di Tullio. Annuncia che l'Amministrazione comunale del popoloso centro in provincia di Napoli sarà «al fianco delle famiglie di Giuseppe e Tullio nel dolore, ma anche nella ricerca della verità dei fatti e nella richiesta di giustizia per due uccisioni di vittime innocenti»:
È impossibile descrivere l'atrocità di un dolore tanto crudele come quello di non vedere più un figlio perché ammazzato con dei colpi di arma da fuoco per cause incredibili ed assurde.
Quello che è successo a Giuseppe e Tullio sarebbe potuto accadere a ciascuno di noi o ad un nostro figlio. Ho condiviso il dolore dei genitori e dei parenti di Giuseppe e Tullio, due ragazzi solari, due persone buone, due giovani apprezzati ed amati dalla nostra comunità.
Da oggi intanto Vincenzo Palumbo, l'autotrasportatore che ha ucciso i due – sostiene di averli scambiati per ladri d'auto – è sotto fermo di polizia poiché accusato di duplice omicidio volontario. Gli inquirenti non ipotizzano alcun elemento che faccia riferimento alla legittima difesa. «Non volevo uccidere» ha detto l'uomo, in una dichiarazione affidata al suo avvocato.