Funerali di Marzia Capezzuti, lacrime e applausi all’arrivo della bara: “Il tuo sangue grida”
Si sono svolti nella Parrocchia di Santa Lucia in Quarto Oggiaro a Milano i funerali di Marzia Capezzuti, la giovane uccisa a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. Proprio in rappresentanza del comune della Piana del Sele, c'era l'assessore Roberta D'Amico. La bara bianca di Marzia è stata accolta tra applausi e lacrime: presenti i familiari della ragazza, con il padre Ciro che è tornato a chiedere giustizia per sua figlia.
"Grazie per essere stata un dono prezioso, probabilmente dal paradiso hai già perdonato i tuoi maledetti aguzzini. Ora guardaci da lassù", ha aggiunto il padre di Marzia, "e fai in modo che questo nostro dolore non sia sempre così profondo". Toccante anche l'omelia del parroco don Giovanni Salatino, che ha detto come "al sangue di Marzia, fa eco il sangue di tutte le donne perseguitate e uccise. Oggi il sangue di Marzia grida", per poi aggiungere che i responsabili della sua morte non vanno considerati come mostri: "Al contrario, sono persone come noi. Sarebbe troppo facile definirle diverse".
Per la morte di Marzia Capezzuti ci sono tre indagati, tutti appartenenti al nucleo familiare con il quale Marzia viveva a Pontecagnano: Barbara Vacchiano, il marito Damiano Noschese ed il figlio minore della coppia. Per quest'ultimo, già in carcere a Nisida, disposto nelle scorse settimane il rinvio a giudizio: il 15 dicembre è previsto il processo immediato, accusato di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dal fine di conseguire l’impunità per i maltrattamenti precedentemente commessi e dai motivi abbietti, nonché per occultamento di cadavere. Proseguono invece le indagini sui genitori, anche loro attualmente detenuti.
Dalle perizie sul corpo di Marzia Capezzuti, è emerso che la morte sarebbe avvenuta per strangolamento, ma i periti hanno riscontrato anche torture che risalirebbero a diversi mesi prima dell’omicidio. La ragazza, ritenuta un soggetto "fragile e vulnerabile", nonché affetta da un "disturbo della condotta in ritardo mentale di media gravità", come si legge nelle carte degli inquirenti, era scomparsa da Pontecagnano l'8 marzo dello scorso anno: il suo corpo è stato ritrovato mesi dopo, il 25 ottobre 2022, all'interno di un casolare abbandonato della vicina Montecorvino Pugliano.