Funerali di Luciano Vivenzio “Rececconi”: in migliaia a Ponticelli per dire addio al leader ultras del Napoli
Migliaia di tifosi azzurri ai funerali di "Rececconi" Luciano Vivenzio a Ponticelli per dire addio allo storico leader ultras dei Fedayn del Napoli, morto a 65 anni il 4 ottobre scorso. Centinaia di bandiere azzurre hanno tributato l'ultimo saluto a colui che è considerato un pezzo di storia di Napoli e della curva dello stadio partenopeo, prima San Paolo oggi Diego Armando Maradona, nonché tra i volti più noti degli ultras italiani. Gli ultras del Napoli questa mattina si sono riuniti a Ponticelli per dargli l'addio: "Ci ha lasciato colui che ha fatto la storia della Curva B", si legge in uno dei tanti commenti sui social.
I funerali a Ponticelli sabato mattina
La camera ardente è stata allestita in casa dell'estinto via Carlo Miranda 177 al Lotto 10 di Ponticelli questa mattina, poi il corteo funebre si è avviato verso la Chiesa Santi Pietro e Paolo, dove sono state celebrate le esequie. In segno di omaggio sono arrivate delegazioni ultras anche da altre città d'Italia. "Dalla prossima partita lascia un vuoto incolmabile".
L'origine del soprannome del leader dei Fedayn
Luciano Vivenzio era stato soprannominato Rececconi per la somiglianza con il calciatore laziale Luciano Re Cecconi, morto in un tragico episodio negli anni Settanta. Lo storico leader dei Fedayn Napoli, gruppo ultras della Curva B, era stato semplicemente ribattezzato Rececconi, tutto attaccato, era diventato praticamente il suo secondo cognome tra le persone che lo conoscevano, il primo per tutti gli ultras del Napoli. «Se ne va un pilastro del movimento ultras partenopeo e italiano» scrivono ora alcuni suoi compagni di curva, di quando lo stadio era ancora dedicato a San Paolo e non era ribattezzato col nome del campione argentino.