Funerali di Gabriella Fabbrocini, centinaia per l’addio alla docente di Dermatologia
Tantissimi, tanti da non riuscire ad entrare tutti nella chiesa di San Ferdinando in piazza Trieste e Trento per dire addio a Gabriella Fabbrocini, ordinaria di Dermatologia e direttrice della Scuola di specializzazione della Federico II, morta a 58 anni. Sul feretro della professionista il camice bianco indossato fino all'ultimo per assistere i suoi pazienti, anche quando la malattia, un cancro, era diventata molto aggressiva. Lo scrivono i suoi stessi collaboratori degli studi, in un messaggio:
Ciao prof, che con amore, affetto e passione hai seguito le tue pazienti fino alla fine, sempre sorridente e il tuo unico modo di fare.
Non ti sei mai arresa, sempre con il sorriso sulle labbra e sempre in prima linea.
Alle esequie fiori della Regione Campania e del Comune di Napoli, che ha disposto anche il picchetto d'onore con la Polizia Municipale, presente il sindaco Gaetano Manfredi. Ma anche molti personaggi del mondo dell'imprenditoria napoletana come Antonio D'Amato, ex presidente di Confindustria e la moglie, l'imprenditrice Marilù Faraone Mennella, molti del mondo della sanità pubblica e privata campana, della politica partenopea e tanti volti "normali", ovvero le persone che nel corso della sua attività medica Gabriella Fabbrocini ha incontrato.
Molti di loro hanno voluto stringere la mano e porgere il loro cordoglio al marito della luminare di Dermatologia, Fabrizio Pallotta, già presidente del Benevento Calcio e ai figli Alfredo e Raffaele.
Questo il messaggio della Dermatologia dell'Università degli studi di Napoli Federico II:
Energica, coinvolgente, appassionata.
Per tutti noi la Prof.ssa Fabbrocini, per tanti semplicemente Gabriella, è stata un riferimento umano e professionale straordinario.Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia e ai tanti pazienti che negli anni si sono affidati a Lei.
Come siamo certi avrebbe voluto, la salutiamo con un sorriso potente e contagioso, proprio cone quello che ha sempre regalato a tutti noi.