Omicidio di Arcangelo Correra

A Napoli i funerali di Arcangelo Correra, ucciso a 18 anni dall’amico: “Sei leggenda”

Corteo ai Tribunali con centinaia di persone per i funerali di Arcangelo Correra, morto dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa il 9 novembre scorso. Le esequie nella chiesa di Santa Maria a Formiello.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Centinaia di persone hanno partecipato oggi pomeriggio al corteo funebre per Arcangelo Correra, il ragazzo di 18 anni incensurato morto dopo essere stato colpito da un proiettile alla testa il 9 novembre scorso, in piazzetta Sedil Capuano a Napoli. I funerali sono stati fissati per oggi, giovedì 14 novembre, alle ore 15,00, nella chiesa di Santa Maria a Formiello. La bara è partita con l'auto dalla casa dove il ragazzo viveva, portata in spalla da familiari e amici. Il corteo ha poi attraversato via dei Tribunali, accompagnato da centinaia di persone che hanno intonato anche cori per ricordare la giovane vittima. In testa al corteo, accanto al carro funebre, i familiari e gli amici più stretti. Tante magliette bianche con le scritte: "Io sono leggenda A.C." e "Vivi sempre in noi, ti ricorderemo con quel sorriso stampato in faccia, Arcà".

Corteo funebre ai Tribunali, la bara portata in spalla

Prima di entrare nella chiesa, è stato eseguito il brano del Silenzio, con le trombe. La chiesa è stracolma. Piena anche la piazza antistante. Il feretro è entrato accompagnato da applausi e cori. Il rito funebre è stato concelebrato dall‘arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. Sotto lo striscione con la scritta "Niente sarà più com'era, vivrai per sempre Arcangelo Correra", è stato montato un maxischermo dove al termine della funzione religiosa sarà trasmesso un video.

Foto Fanpage.it
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L'omelia di Don Mimmo Battaglia per Arcangelo Correra

L'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nella lunga e vibrante omelia ha detto:

"Se davvero sono vere le nostre lacrime non possiamo fingere, perché Arcangelo non merita la nostra finzione. Non possiamo essere ipocriti, perché facciamo morire di nuovo Arcangelo. Se non siamo qui per gridare basta a questa violenza, non faremo nulla per Arcangelo. Basta con la morte dei ragazzi, basta con ogni logica di violenza. Non possiamo fingere.

Tutto questo dipende anche da voi, da noi, da tutti. Vi prego, non abbiate paura di avere paura e abbiate il coraggio di avere coraggio, perché le cose possono cambiare. Ma dovete avere il coraggio di mettervi in gioco nel nome della verità, del Vangelo, della vostra coscienza. Vi prego, non date mai a nessuno in appalto la vostra coscienza. Difendete sempre la vostra dignità e libertà. È il modo vero che abbiamo di onorare Arcangelo".

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Arcangelo Correra è morto la mattina di sabato 9 novembre scorso, dopo essere stato ricoverato in ospedale a seguito del grave ferimento. Sulla vicenda è aperta un'inchiesta della Procura di Napoli. La pallottola, secondo le prime informazioni, sarebbe stata esplosa per sbaglio. Dopo la morte del giovane, è stato portato in carcere Renato Caiafa, 19 anni, suo amico, che si era costituito, presentandosi in Questura. Il giovane è indagato per la detenzione e l'uso della pistola.

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