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Fumarola ad Agnano, iniziate le operazioni di chiusure del pozzo: tensione con i residenti

Sono iniziati i lavori per la chiusura del pozzo di via Antiniana ad Agnano, dal quale si è innalzata una fumarola che aveva messo a rischio l’equilibrio idrotermale del suolo. Tensione con i residenti, che già nei giorni scorsi avevano chiesto che i lavori fossero affidati alla protezione civile. Presenti oggi ai lavori di chiusura anche il vulcanologo Mastrolorenzo e il consigliere regionale Borrelli, oltre a Mosca del comitato No Triv.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Via ai lavori per la chiusura del pozzo su via Antiniana, ad Agnano: dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla fumarola causata da un pozzo, sono partiti i lavori per chiuderlo, e ripristinare il corretto "equilibrio idrotermale del suolo", come spiegato da vulcanologi in questi giorni. Al sopralluogo di oggi hanno preso parte Giuseppe Mosca, del comitato No Triv, ma anche il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo ed il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

Appena poche ore fa vi erano stati momenti di tensione con i residenti, che chiedevano la chiusura del pozzo. All'arrivo degli operai della ditta che si sta occupando della messa in sicurezza, i manifestanti hanno chiamato la polizia, che ha anche identificato e allontanato gli operai. I comitati vogliono infatti che "la chiusura del Pozzo sia affidata alla Protezione Civile”, come hanno spiegato già da tempo. Parere ripreso anche da Giuseppe Mosca quest'oggi, che si è augurato che "questi lavori per la chiusura del pozzo siano eseguiti sotto la supervisione della Protezione Civile, perché possono esservi diversi criticità legate a queste operazioni, non vogliamo che si corrano altri rischi". Anche Borrelli ha espresso diverse perplessità sulla vicenda, iniziata nei giorni scorsi quando la fumarola aveva iniziato ad avere sviluppi preoccupanti. "Bisogna continuare a tenere d’occhio da vicino questa situazione, se qualcuno ha messo a rischio la popolazione dovrà essere messo di fronte alle proprie responsabilità. Per questo", ha aggiunto ancora Borrelli, "presenterò venerdì 17 luglio al Consiglio Regionale, durante la seduta di Question Time, un’interrogazione a risposta immediata per sapere quanti soldi, messi a disposizione dalla Comunità Europea, sono stati anticipati per il progetto, quanti ne sono stati restituiti, quali misure si intenda prendere nei confronti di chi ha portato avanti delle operazioni di trivellazione senza averne alcuna autorizzazione e quanto tempo occorra per la chiusura del pozzo".

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