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Fuga a 160 all’ora con l’auto rubata, Polizia lo segue in tempo reale col gps. Aveva due jammer

Un 49enne è stato arrestato a Pompei per furto aggravato: aveva rubato un’automobile a Napoli, nel quartiere Arenella, ma il gps aveva segnalato i suoi spostamenti.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio. Foto: Massimo Sestini
Immagine di repertorio. Foto: Massimo Sestini

Ha adocchiato un'automobile, si è infilato nell'abitacolo e via di corsa, protetto da due jammer: i disturbatori di frequenza lo avrebbero reso invisibile all'antifurto satellitare. Almeno, così credeva: nella realtà le cose sono andate diversamente e per un 49enne di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, che dopo una fuga di oltre trenta chilometri tra centro cittadino e autostrade si è trovato faccia a faccia con la Polizia di Stato. L'uomo è stato arrestato per furto aggravato ed è stato denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

La fuga a 160 all'ora verso Pompei

L'intervento comincia nel cuore della notte del 26 marzo, quando una operatrice della vigilanza contatta la sala operativa della Questura di Napoli: un'automobile su cui è installato un loro antifurto è stata appena rubata in via Vincenzo Mosca, nel quartiere Arenella. Lei, però, riesce ancora a vederla sul monitor, il segnale gps funziona, è in grado di indicare gli spostamenti. L'operatore della centrale resta quindi in contatto telefonico e contemporaneamente allerta le volanti sul territorio. Da qui, il lavoro in collaborazione: man mano che l'automobile si sposta, la centrale operativa segnala la nuova posizione ai commissariati di zona.

L'auto intercettata dalla volante

Il pallino luminoso sullo schermo va verso via Capodimonte, si dirige verso la Tangenziale e imbocca il ramo Capodichino per poi proseguire verso Casoria e quindi portici. E, ancora, San Giorgio a Cremano, Torre del Greco e Castellammare di Stabia. L'automobile, viaggiando a oltre 150 all'ora, esce dall'autostrada a Pompei, dove si ferma appena un paio di minuti. Il tempo è sufficiente perché la pattuglia del commissariato locale, allertata dalla sala operativa, raggiunga il punto indicato e si metta "a caccia". Cinque minuti dopo l'automobile in fuga viene intercettata all'incrocio con via Case  Ventotto, con a bordo il 49enne.

Nel corso della perquisizione nell'abitacolo vengono trovati i due jammer, entrambi in funzione, una torcia, alcuni arnesi atti allo scasso ed una centralina elettronica; inoltre, gli operatori hanno accertato che il deflettore anteriore dell’auto era stato rotto.

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