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Fratelli uccisi nel Casertano, l’ipotesi: uccisi dopo una lite. Un operaio di 53 anni sospettato degli omicidi

Marco e Claudio Marrandino, due fratelli di 39 e 29 anni, sono stati uccisi ieri sull’Asse Mediano: i carabinieri hanno fermato un operaio di 53 anni e lo hanno portato in caserma per interrogarlo; ci sarebbe una lite alla base del duplice omicidio.
A cura di Valerio Papadia
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I fratelli Marco e Claudio Marrandino
I fratelli Marco e Claudio Marrandino

È un operaio di 53 anni l'uomo fermato poiché sospettato di essere l'autore del duplice omicidio di Marco e Claudio Marrandino, i due fratelli di 39 e 29 anni uccisi ieri a colpi di pistola sull'Asse Mediano, nel Casertano. L'operaio, fermato dai carabinieri, è stato portato in caserma per essere interrogato: secondo le prime risultanze investigative, alla base del duplice omicidio si sarebbero futili motivi, probabilmente una lite; non si sarebbe trattato, dunque, di un agguato maturato nell'ambito della criminalità organizzata.

Marco e Claudio Marrandino, rispettivamente avvocato e imprenditore edile, originari di Cesa, non avevano precedenti penali. Marco, inoltre, nel 2014 era stato anche presidente del Consiglio comunale proprio a Cesa.

La dinamica del duplice omicidio

L'omicidio dei fratelli Marrandino si è consumato nella tarda mattinata di ieri, sabato 15 giugno, sull'Asse Mediano, all'altezza dello svincolo Nola-Villa Literno, nel territorio di Orta di Atella, in provincia di Caserta. I due fratelli si trovavano su un suv bianco Bmw quando sono stati sorpresi dai proiettili: Claudio, il più giovane dei fratelli, è stato attinto mortalmente all'interno dell'abitacolo, dove è stato ritrovato; Marco, invece, ha tentato la fuga, dal momento che il suo cadavere è stato rinvenuto sull'asfalto, a pochi metri dall'automobile.

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