Franco Alfieri resta in carcere: rigettata la richiesta degli arresti domiciliari
Resta in carcere Franco Alfieri, sindaco di Capaccio-Paestum e presidente della Provincia di Salerno, arrestato la settimana scorsa dalla Guardia di Finanza con l'accusa di avere manipolato due appalti: il gip ha rigettato la richiesta di mitigazione della misura cautelare presentata dagli avvocati, Domenicantonio D'Alessandro e Agostino De Caro.
Alfieri è l'unico degli indagati per il quale è stato disposto il carcere, per gli altri cinque sono scattati gli arresti domiciliari. In manette erano finiti anche la sorella del sindaco, Elvira Alfieri, rappresentante legale della Alfieri Impianti Srl (che per gli inquirenti sarebbe riconducibile a Franco Alfieri), Vittorio De Rosa e Alfonso D'Auria, legale rappresentante e procuratore speciale della Dervit, Andrea Campanile, dipendente del Comune di Capaccio e parte dello staff del sindaco, e Carmine Greco, responsabile tecnico del Comune di Capaccio e RUP dei procedimenti per i quali sono state riscontrate le presunte irregolarità.
La Procura di Salerno, che coordina l'inchiesta delegata alle fiamme gialle, ipotizza per i sei, a vario titolo, i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio e turbata libertà degli incanti, in merito a due appalti assegnati alla Dervit. Dopo il niet del gip del Tribunale di Salerno, Valeria Campanile, la difesa del politico 59enne intende fare ricorso al Tribunale del Riesame rispetto alla misura cautelare eseguita.