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Frana a Monte di Procida, nessun legame col terremoto. Ma il Prefetto ordina più controlli e barriere

La zona è stata presidiata dalla Guardia Costiera. Il prefetto ha disposto il potenziamento delle barriere e della segnaletica.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Nessun legame tra la scossa di terremoto di magnitudo 2.6 e la frana a Monte di Procida sulla spiaggia di Miliscola, avvenuti entrambi questa mattina, giovedì 11 luglio 2024, attorno a mezzogiorno. Lo conferma l'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, diretto da Mauro Di Vito, come anticipato da Fanpage.it. L'Istituto scientifico che monitora il vulcano dei Campi Flegrei "ha espressamente ritenuto di poter escludere correlazioni tra l'evento franoso registrato a Miliscola e lo sciame sismico in atto, ritenendo piuttosto che si sia trattato di un piccolo distacco di materiali sabbiosi, che erodendosi hanno provocato una massa polverosa alimentata dal vento, come di frequente accade nella zona (già interdetta e soggetta a rischio frane elevato), come peraltro appurato dai tecnici dell'Ufficio tecnico comunale, immediatamente intervenuti sul posto insieme alla Polizia Locale a seguito dell'attivazione del Coc". La zona è stata presidiata anche via mare dalla guardia costiera nel pomeriggio.

Il Prefetto ordina di rafforzare i controlli

Ciò nonostante, il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, oggi pomeriggio ha deciso di tenere una convocazione urgente in Prefettura delCentro coordinamento soccorsi. Alla riunione hanno partecipato da remoto, il Comune di Monte di Procida, il Comune di Bacoli, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, il Cops della Polizia di Stato, la Centrale operativa dei carabinieri, i vigili del fuoco, la Regione Campania con il Dipartimento di Protezione civile e l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

L'area della frana, come anticipato da Fanpage.it, era già stata interdetta in precedenza, a causa delle precarie condizioni del costone. Era oggetto, infatti, come confermato dalla Prefettura, di "un divieto di accesso disposto dal Comune di Monte di Procida ed esteso per tutta la linea di costa. Il Sindaco del predetto Comune ha assicurato che, all'esito di un apposito sopralluogo svolto nel pomeriggio dai tecnici comunali, è stata implementata la cartellonistica di segnalazione del predetto divieto, risistemate le barriere in cemento armato e aggiunta una rete metallica al fine di rafforzare l'impedimento materiale di accesso all'area".

Il Prefetto ha disposto "un controllo serrato da parte della Capitaneria di Porto nell'area antistante il costone, ove vige l'ordinanza di divieto di navigazione entro 400 m dalla costa nonché servizi di vigilanza ad opera delle Forze dell'Ordine e delle Polizie municipali nei pressi dell'area interessata dalla presenza del costone".

Il terremoto era molto distante

Le indagini condotte nel pomeriggio hanno confermato che l'epicentro del sisma, localizzato nella zona di Agnano Pisciarelli, nei pressi del casello della Tangenziale di Pozzuoli, era molto distante dall'area della frana. Pur in assenza di correlazione, il sindaco di Monte di Procida, Salvatore Scotto di Santolo, ha comunque evidenziato la necessità di "accogliere la richiesta di finanziamento per il consolidamento del costone oggetto della frana, trattandosi oltretutto di una criticità che coinvolge anche il contiguo territorio del Comune di Bacoli e non potendosi escludere effetti della sismicità sulla fragilità del costone".

Richiesta che era già stata formalizzata dall'Ufficio tecnico comunale con nota del 27 ottobre 2023 e confluita nella delibera della Giunta regionale n. 7 del 10 gennaio 2024 avente ad oggetto ‘Misure urgenti per la verifica delle infrastrutture DI trasporto e degli altri servizi essenziali DI cui all'art. 5 del D.L. 140/2023'.

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