Frana a Ischia, Nappi (Lega): “Non cambio idea sul condono, l’abusivismo non c’entra”
“L’abusivismo non c’entra niente con quello che è successo a Ischia. I morti non sono ancora stati seppelliti ed è già partita una speculazione squallida che serve come arma di distrazione di massa. I condoni non riguardano le zone rosse e i pericoli e non c’entrano nulla con la manutenzione mancata degli alvei”.
Non ha dubbi Severino Nappi, capogruppo della Lega al consiglio regionale della Campania e convinto sostenitore del condono per abusi edilizi in Campania e dei comitati No Ruspe contro gli abbattimenti. Nappi interviene a Fanpage.it dopo la frana che ha colpito Casamicciola Terme nella notte di sabato, provocando al momento 8 vittime e 4 dispersi.
Nappi, ha cambiato idea dopo quello che è accaduto a Casamicciola?
Assolutamente no. Sono due temi diversi che si stanno utilizzando strumentalmente. Il condono e l’abusivismo non c’entrano con la frana a Casamicciola Terme. Perché lungo il percorso del fiume di fango c’erano anche case regolari, costruite 80 anni fa. L’acqua è arrivata a mare passando per tutto il centro abitato. È chiaro che ci possono essere delle case con dei vizi, ma fanno parte di un agglomerato complessivo.
Perché, allora, si punta il dito sull’abusivismo?
È una speculazione, sulla quale si appoggiano persone come De Luca che dimentica di aver fatto poco o niente per la manutenzione straordinaria. È lui il commissario per il dissesto idrogeologico. Mentre la manutenzione ordinaria è di competenza della città metropolitana. De Luca ha speso 120 milioni per fare la manutenzione delle strade provinciali della Campania fatta dagli ex Bros. Ma per la manutenzione straordinaria collegata ai pericoli quanto ha speso? La verità è un’altra.
Quale?
Il condono edilizio in Campania non avviene per gli ecomostri e i luoghi di pericolo. Si fa confusione per prendersela con povere persone che hanno case magari sanabili, costruite 40 anni fa o che magari hanno comprato in buona fede. Puntare il dito sull’abusivismo è anche poco rispettoso dei morti. Perché si cerca così di evitare l’accertamento della realtà dei fatti. Chi è morto lì è morto perché qualcuno non ha avuto il tempo di fare la manutenzione attorno al Monte Epomeo.
In che senso?
Dopo le frane dell’inizio del ’900 a Ischia furono creati gli alvei con le omega rovesciate che servivano ad attrarre l’acqua. Oggi sono coperti e non vengono disostruiti da anni. Ecco perché non hanno funzionato, ma era già successo negli ultimi anni. Questa volta è più grave perché l’intensità dell’acqua è stata maggiore. Ma è una tragedia annunciata.
L’ultima normativa del governo Conte come ha funzionato per Ischia?
Il tema del “condono” di Conte ha cercato di dare una risposta che però non è arrivata. È ancora tutto bloccato dalla burocrazia, perché spesso gli uffici non danno pareri. Siamo di fronte all’ennesima vicenda patologica della incapacità di gestire le responsabilità.