Frana a Ischia, De Luca: “Bisogna demolire le case costruite in territori a rischio”
"Bisogna demolire gli alloggi costruiti sui greti dei fiumi, in aree idrogeologiche delicate, in zone di vincolo ambientale assoluto, sulle aree demaniali o costruite da aziende della camorra". Va dritto al punto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca intervenendo sulla frana che ha travolto l'isola d'Ischia, in località di Casamicciola Terme. Una tragedia che al momento ha portato a due morti, dieci dispersi, tra cui anche due neonati, 4 feriti, 200 evacuati e 167 sfollati.
Per il presidente De Luca, soprattutto dopo una tragedia simile, bisogna avere il coraggio di parlare chiaro e di non costruire più nelle zone dove il rischio idrogeologico è alto. In una intervista rilasciata a Rai News spiega: "La situazione edilizia a Ischia e la fragilità idrogeologica hanno complicato le cose, ora interveniamo con delocalizzazione e studi idrogeologici".
Per De Luca una doppia disgrazia
De Luca chiede di bloccare sul nascere polemiche inutili e di fermare il "protagonismo di personaggi politici". Lo ribadisce fin da subito: "La priorità adesso è cercare le persone che sono sotto il fango. È prevedibile che ci sia qualche altra vittima. Abbiamo registrato quello che si registra di solito in Italia di fronte alle disgrazie: oltre la disgrazia dei terremoti e delle valanghe di acqua e fango, abbiamo la seconda disgrazia che sono le valanghe di parole e di dichiarazioni, di protagonismi di personaggi politici che non c'entrano assolutamente niente che vogliono farsi propaganda".
Come evitare altre tragedie simili
Bisogna accelerare i tempi e per evitare altri episodi simili è necessario attivare un progetto a medio termine. De Luca propone "politiche di medio lungo periodo, non a 24 ore come avviene da sempre in Italia, stanziamenti imponenti e ultradecennali, apparati pubblici che funzionano e non inesistenti e ridotti a zero. Inutile fare questa litania eterna, i problemi si risolvono quando si fanno scelte coerenti".
Poi si rivolge al governo Meloni: "Abbiamo un nuovo Governo e questa tragedia diventi un'occasione per fare queste riflessioni di fondo, non per ripetere liturgie insopportabili. Ma metto già nel conto che tra un mese rimarremo da soli, Comuni e Regione, come accaduto per il terremoto".