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Fondi bloccati, lettera a De Luca di una paziente oncologica: “Non posso aspettare aprile per una tac”

Lettera aperta di una lettrice a Vincenzo De Luca: “Sono una paziente oncologica e ho bisogno di una tac/pet. Con i fondi bloccati devo aspettare aprile, e non posso aspettare”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Si chiama Rosalia, ed è una paziente oncologica della Campania. Deve sottoporsi ad una tac/pet per poter poi iniziare le cure del caso, ma i fondi regionali per i centri convenzionati sono bloccati: e così per lei l'unica strada è quella privata che però ha costi eccessivi. Rosalia così ha deciso di raccontare la sua storia in una lettera inviata a Fanpage.it nella quale si chiede: "Perché si fa prevenzione e poi si nega il diritto alle cure perché continuano i tagli nella sanità?". Lo sblocco dei fondi dovrebbe arrivare entro aprile. Ma nel frattempo Rosalia, come tanti altri pazienti, ha bisogno di questi esami.

Nel 2019 sono stata colpita da un carcinoma al seno. È inutile raccontarvi la sofferenza, trenta chemioterapie, trenta radioterapie, ancora oggi prendo la cosiddetta "pilloletta" magica di mantenimento. Ma ahimè, dicembre 2022 toccandomi all'altezza della clavicola mi accorgo di un rigonfiamento. Nella mia testa panico assoluto, chiamo il mio medico e mi dice: "Corri qua, facciamo una biopsia". Esito della biopsia, ritorno della malattia. Il mio oncologo mi chiede una pet tac per poi decidere il nuovo piano terapeutico.

Incomincio a chiamare i vari centri, Caserta, Napoli e provincia per prenotare l'esame e ho ricevuto un'unica risposta: fondi bloccati. Chiedo ai vari operatori come devo fare poiché ho bisogno di questo esame per iniziare le cure e ho ricevuto come risposta: Signora, se vuole fare questo esame in modo privato, lo può fare e il costo varia tra gli 800 e i 1000 euro. Mi domando una persona che attualmente non lavora, avendo un codice oncologico, percependo una pensione d'invalidità di 290 euro mensili, come può permettersi un esame del genere. Si parla tanto di prevenzione, leggiamo pubblicità ovunque, la miglior cura è la tempestività.

Io sono stata tempestiva, ma mi è stato detto di aspettare ad aprile per eseguire questo esame in convenzione. Mi domando, il mio nemico che alberga nel mio corpo, deciderà anche lui di addormentarsi e risvegliarsi ad aprile? Non credo proprio. Una mia riflessione: perché si fa prevenzione e poi si nega il diritto alle cure perché continuano i tagli nella sanità? Oppure la prevenzione è solo per i ricchi? Questa è l'Italia che vogliamo?

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