Focolaio Covid su un traghetto nel Porto di Napoli: positivi 20 membri dell’equipaggio
Si registra un focolaio di Covid-19 su un traghetto nel Porto di Napoli: sono venti i membri dell'equipaggio che sono risultati positivi al virus. Il traghetto sul quale si registra il focolaio è il "Florio" della compagnia Tirrenia, giunto nel pomeriggio di ieri da Palermo e rimasto fermo al molo 16 del Porto di Napoli per quasi 24 ore: i membri dell'equipaggio che sono risultati positivi al Covid-19 si trovano attualmente in quarantena a bordo della nave. Nel pomeriggio il Florio ha ricevuto la "Libera Pratica Sanitaria" dall'autorità della Sanità del Porto di Napoli e quindi l'autorizzazione a ripartire.
La positività, prima di un membro dell'equipaggio, poi degli altri diciannove, è stata scoperta quando i passeggeri erano già sbarcati: tutti coloro che si trovavano a bordo del traghetto sono stati contattati e avvertiti del focolaio di Covid-19, con l'avvertimento di controllare le proprie condizioni di salute nelle prossime ore.
"Il caso di Covid è emerso dopo lo sbarco dei passeggeri e così è entrato in campo l'ufficio di sanità marittima che ha effettuato il test a 55-60 componenti dell'equipaggio. Dopo alcune ore sono emersi 20 positivi al Covid" ha dichiarato all'Ansa Gaetano Improta, terminalista del Porto di Napoli. I contagiati sono molti – ha aggiunto ancora Improta – e quindi per l'armatore la loro sostituzione richiede tempo, pensiamo però che oggi dovrebbe terminare i cambi e di potere avere entro stasera i documenti regolari dall'ufficio di sanità per rendere di nuovo operativa la nave". Il traghetto ripartirà domani sera, 18 gennaio, con a bordo i 20 membri dell'equipaggio positivi, asintomatici e in quarantena.
Covid, a Napoli ospedali in affanno
L'aumento dei contagi delle ultime settimane, a Napoli, ha fatto aumentare anche il numero dei ricoveri e, di conseguenza, gli ospedali sono in affanno, come hanno dimostrato, in più di una occasione, le file di ambulanze all'esterno del Pronto Soccorso del Cotugno. "Non dobbiamo arrivare al momento in cui un medico ha due codici rossi e deve scegliere quale trattare prima" ha detto a Fanpage.it il dottor Bruno Zuccarelli, presidente dell'Ordine dei Medici.
(articolo aggiornato alle ore 17 del 17 gennaio 2022)