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Covid 19

Focolaio Covid a Malta, al via le cure per gli studenti italiani contagiati

A renderlo noto è l’avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, a cui si è rivolto la madre di una ragazza di 17 anni di Portici, nella provincia di Napoli, tra gli studenti italiani contagiati. Proprio la donna, a Fanpage.it, aveva reso noto che la figlia e altri 20 studenti minorenni erano stati lasciati senza cure.
A cura di Valerio Papadia
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Farmaci e cure in arrivo per i 21 studenti italiani, minorenni, contagiati dal Coronavirus mentre stavano frequentando una vacanza-studio a Malta. In realtà, si tratta di un vero e proprio focolaio Covid, dal momento che gli studenti italiani contagiati sono circa 80: ieri, attraverso Fanpage.it, la madre di una ragazza di 17 anni di Portici, nella provincia di Napoli, aveva per reso noto che sua figlia e gli altri studenti minorenni contagiati erano rimasti senza cure. La donna si è rivolta all'avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato Cura Domciliare Covid-19, che si è attivato affinché i ragazzi potessero ricevere le cure adeguate: "I ragazzi sono stati contattati dai medici volontari i quali si sono attivati con i professionisti sanitari e farmacisti fino ad individuare quelli disposti a ricevere le ricette dall'Italia e consegnare i farmaci, dopo circa una settimana di isolamento senza alcuna terapia" ha detto l'avvocato Grimaldi.

La denuncia: "Mia figlia, positiva al Covid, lasciata senza cure"

"Mia figlia positiva al Covid lasciata chiusa in una stanza d'hotel a Malta senza cure" è l'appello, lanciato ieri attraverso Fanpage.it, dalla madre della 17enne di Portici, che ha raccontato come sono andate le cose da quando sono emersi i primi casi di positività. "Abbiamo avuto un confronto webinar con l'agenzia di viaggio che ha organizzato il tutto nella serata di ieri – ha raccontato ancora la donna – e ci ha comunicato quanto avvenuto. Per avviare l'assistenza medica con la somministrazione della terapia di cura ci hanno chiesto la prescrizione del medico curante. Tuttavia, il nostro medico in Italia non può prescrivere il farmaco senza aver visitato il paziente. Dall'ambasciata italiana ci hanno comunicato che saranno comunque assicurati pasti caldi con catering. Anche se ieri hanno fornito cibo dal buffet".

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