Flavio Briatore apre Crazy Pizza a Napoli: “Voglio dire una cosa al ‘Professor’ Sorbillo”
Flavio Briatore aprirà Crazy Pizza a Napoli e sfida Gino Sorbillo: "Apriremo a casa sua, a Napoli, così ci confrontiamo sullo stesso terreno. Perché noi dobbiamo sempre giocare coi più forti. Sorbillo è forte a Napoli? E noi diventeremo fortissimi a Napoli. Ci vediamo al Crazy Pizza a Napoli. Viva Napoli!", dice l'imprenditore.
Nel mondo, ad oggi, si contano già una decina di filiali di Crazy Pizza. Negli ultimi anni, infatti, l'iniziativa di Briatore si è diffusa velocemente nelle grandi capitali e in luoghi esclusivi, con apertura di sedi a Londra, Milano, Monte Carlo, Porto Cervo, Roma, Doha, Kuwait City, Rihad, Catania e a breve anche Bahrain.
La polemica sulla pizza napoletana a 4 euro: "Cosa ci mettete?"
A Napoli, patria della pizza per antonomasia, un ristorante Crazy Pizza non c'è ancora. L'apertura di una sede nel capoluogo partenopeo, però, era nell'aria da tempo. Si è ipotizzata anche la possibile location, nella zona del Lungomare, ma sul lato di Mergellina, quello opposto rispetto a via Partenope dove si trova anche la pizzeria di Sorbillo. Ed a condire il dibattito ci hanno pensato anche le immancabili polemiche su ricette e scontrini. La pizza di Briatore, infatti, non è lievitata, a differenza di quella classica napoletana.
Il prezzo, poi, è di lusso: attorno ai 15 euro, rispetto ai 6-7 euro di una pizza margherita a Napoli. Tanto che l'imprenditore cuneese un paio di anni fa ci scherzò su: "Ma per tenere i prezzi così bassi a Napoli, per vendere una pizza a 4 euro, che ingredienti usate?", disse in un video provocatorio sui social, scatenando le reazioni dei pizzaioli napoletani.
"Crazy Pizza aprirà a Napoli": l'annuncio di Briatore
Adesso, Crazy Pizza a Napoli potrebbe diventare realtà. L'annuncio ufficiale l'ha dato proprio Briatore in un video pubblicato sul suo profilo Instagram, dove difende una delle pizze del suo menù, la Vesuvio, dalle critiche mosse dal maestro pizzaiolo.
Cosa dice Briatore nel video?
Parliamo di Crazy Pizza. Ho visto che il maestro Sorbillo di Napoli ha fatto dei commenti sul nome della pizza, che noi abbiamo chiamato pizza Vesuvio, in onore dei napoletani e della Campania. Lui dice che è sbagliato chiamarla Vesuvio, perché non è cultura campana napoletana. Voglio dire, intanto, al ‘professor' Sorbillo che noi l'abbiamo chiamata così perché tra gli ingredienti, li leggo, abbiamo mozzarella di bufala di Paestum, provola affumicata dei Monti Lattari, provolone del monaco e pomodorini del piennolo. Per cui sono tutti prodotti campani.
Il patròn del Billionaire, però, sbaglia la pronuncia del pomodorino del piénnolo, prodotto Dop che cresce solo alle falde del vulcano partenopeo, chiamato, invece, "piennòlo". Poi, riprende:
Ma io chiedo a lui, quando fa la pizza alle banane, no, non erano banane, ma ananas. Io a Napoli sono stato diverse volte e non ho mai visto delle piante di ananas. Non capisco dov'è la napoletanità dell'ananas. Sarà più napoletano il pomodoro del piennolo o la bufala di Paestum o la frutta esotica, le banane e l'ananas che non hanno nulla a che vedere con la napoletanità?
E conclude:
Per cui ci fa piacere che Sorbillo ci guardi, commenti e poi la grande notizia, che noi apriremo Crazy Pizza a casa sua, a Napoli, così ci confrontiamo sullo stesso terreno. Perché noi dobbiamo sempre giocare coi più forti. Sorbillo è forte a Napoli? E noi diventeremo fortissimi a Napoli. Ci vediamo al Crazy Pizza a Napoli. Viva Napoli!
Cosa ha detto Gino Sorbillo sulla pizza di Briatore
Ma cosa aveva detto Gino Sorbillo sulla pizza Vesuvio per scatenare le ire di Briatore? La vicenda è stata raccontata proprio dal pizzaiolo napoletano in un post su Instagram:
Incomprensioni di Pizza con @briatoreflavio 🍕👈🏻 Gli impasti delle sue nuove “Pizze Vesuvio” farcite con i buoni ingredienti campani (Pomodorini del Piennolo, Mozzarella di Bufala DOP, Provolone del Monaco e Olio Evo) vengono però spianati con il mattarello dai suoi pizzaioli anziché con il solo utilizzo delle mani. Il mattarello, dovete sapere amici, elimina tutte le naturali bolle d’aria formatisi con la lievitazione e, quindi, la pizza diventa sottilissima e scrocchiarella. Per questo, quando sono stato contattato dal @gambero_rosso ho espresso la seguente opinione 👉🏻 che questa pizza venga chiamata “al Sapore di Napoli” (per gli ingredienti utilizzati) oppure che venga chiamata “Vesuvio” solo se gli impasti saranno lavorati completamente a mano proprio come succede per le classiche pizze napoletane. E comunque benvenuto a Napoli Flavio