Fisioterapista denuncia “dumping salariale”, la replica dell’azienda: “Affermazioni false”
Lo scorso 14 gennaio, Fanpage.it pubblicava un video nel quale Sergio Varcamonti, fisioterapista, raccontava il trattamento ricevuto dall'azienda per la quale lavorava, il Centro Serapide di Pozzuoli, denunciando di essere stato vittima di "dumping salariale". L'azienda gli avrebbe proposto di rinunciare al suo contratto di lavoro per firmarne un altro con un salario più basso e meno tutele. "Mi hanno messo davanti ad un ricatto, o accetta o vai a casa, io ho rifiutato perché ne avrei perso in dignità. Mi offrivano un contratto con 150 euro in meno al mese in busta paga e meno diritti" spiegava il fisioterapista.
La replica dell'azienda: "Affermazioni false e diffamanti"
In data odierna, mercoledì 18 gennaio 2023, in una nota fatta pervenire a Fanpage.it, l'azienda, Centro Serapide Spa, ci ha tenuto però a raccontare la sua versione, bollando le affermazioni di Sergio Varcamonti come "false e diffamanti". Ecco cosa ha scritto l'azienda nella nota:
Il Sig. Varcamonti (per il quale ci vediamo costretti ad adottare gli opportuni provvedimenti nelle sedi competenti) ha dichiarato scientemente il falso quando afferma di aver sempre lavorato alle nostre dipendenze e che gli sarebbe stato imposto un cambio di contratto collettivo. In realtà gli è stato proposto, in quanto dipendente di una cooperativa che lavorava anche per la nostra azienda, un passaggio alle nostre dipendenze senza soluzione di continuità mantenendo inalterata l’anzianità di servizio e tutti i diritti fino a quel momento acquisiti sia in merito al trattamento economico che a quello normativo. Di fatto quindi nulla sarebbe cambiato per il Varcamonti, se non il nominativo del datore di lavoro e del contratto di lavoro applicato
La nota del Centro Serapide Spa continua:
Il Varcamonti ha dichiarato, quindi, ulteriormente il falso nell’affermare che “dal punto di vista salariale avrebbe guadagnato 150 euro netti meno” nel mentre nell’articolo e nelle scritte sul video si legge che oltre ai falsi 150 euro netti mensili avrebbe perso anche diritti e tutele non meglio specificati, con la Vs complicità nel diffamare la nostra azienda