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Finte auto aziendali per risparmiare sull’assicurazione, sequestro per centinaia di veicoli a Napoli

La Polizia Stradale di Napoli ha scoperto un giro di false vetture aziendali, formalmente di una società con sede ad Aosta ma che in realtà venivano usate da automobilisti tra Napoli e provincia: con questo sistema gli utilizzatori risparmiavano oltre il 50% sul costo dell’assicurazione. I veicoli coinvolti sono 276, per tutti si prospetta il sequestro finalizzato alla confisca.
A cura di Nico Falco
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Formalmente erano tutte automobili aziendali, intestate a una società di Aosta che si occupa di commercio al dettaglio e all'ingrosso di autovetture, autoveicoli e motocicli. In realtà, venivano utilizzate da automobilisti che, in questo modo, risparmiavano oltre il 50% sull'assicurazione: meno di 400 euro, rispetto ai quasi 900 in media che avrebbero dovuto pagare per stipulare una polizza tra Napoli e provincia. Il raggiro è stato scoperto dalla Sottosezione Polizia Stradale di Fuorigrotta, alle dipendenze della Sezione Polizia Stradale di Napoli; gli agenti hanno accertato che diverse delle vetture erano state utilizzate anche per commettere reati, falsi incidenti stradali e per non pagare il pedaggio autostradale.

Le indagini erano partite dal ritrovamento di un'automobile abbandonata su una piazzola della Tangenziale di Napoli il 5 aprile scorso. I poliziotti, verificando l'intestatario, avevano appurato che risultava di proprietà di una ditta con sede ad Aosta ma con sede operativa a Saviano, in provincia di Napoli, presso il domicilio di F. R., amministratore unico e legale rappresentante della società. Da successivi accertamenti è emerso che la società era intestataria di 276 veicoli ma non aveva un deposito e nemmeno un parco veicolare. Le automobili, hanno ricostruito gli agenti, risultavano proprietà aziendale ma nei fatti venivano utilizzate, dietro contratti non registrati, da automobilisti che a quella società non erano legati e che pagavano un corrispettivo economico; le polizze assicurative, intestate al rappresentante della ditta, venivano pagate dai reali utilizzatori. E le tariffe erano quelle di Aosta, non di Napoli: la società aveva la sede legale in Valle d'Aosta attraverso un "ufficio virtuale", tramite un servizio di mailbox, ovvero l'affitto di uno spazio web di domiciliazione per finalità aziendali.

L'amministratore della società è stato multato per intestazione fittizia per ogni veicolo, per un importo totale di 149.868 euro, e sono state avviate le procedure per la cancellazione d'ufficio dal PRA; l'attività porterà anche al blocco anagrafico per F. R., che non potrà più intestarsi veicoli. Inoltre tutte le automobili che erano coinvolte in questo "trucco" sono destinate al sequestro (finalizzato alla confisca) ed al ritiro della carta di circolazione, che scatterà al momento di un controllo di Polizia.

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