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Figlio del ras in fin di vita al Rione Traiano, non è camorra: colpo partito durante lite con parenti

Il ferimento del 23enne al Rione Traiano non sarebbe un agguato di camorra: il giovane si sarebbe colpito con la sua pistola per errore durante un litigio.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Il grave ferimento di Antonio Artiano, il 23enne che ora lotta tra la vita e la morte dopo essere stato raggiunto da una pallottola alla testa giovedì sera al Rione Traiano, non sarebbe stato un agguato di camorra ma l'epilogo di una violenta lite scoppiata durante un confronto tra i suoi familiari e quelli della sua fidanzata: il colpo sarebbe partito accidentalmente dalla pistola del giovane durante una colluttazione.

A raccontare la nuova versione alle forze dell'ordine (le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli) sono stati gli stessi parenti della ragazza, che dopo quell'episodio hanno deciso di allontanarsi dal quartiere Soccavo per timore di ritorsioni: sebbene l'episodio non sarebbe inquadrabile in guerre di camorra, il giovane, detto "Antony", è il figlio di un luogotenente storico di Antonio Scognamillo, alias Tonino ‘o Parente, elemento di spicco della criminalità del quartiere di Napoli Ovest. Proprio la vicinanza del ragazzo a determinati ambienti aveva portato inizialmente a ritenere che si fosse trattato di un agguato di camorra, soprattutto perché meno di 48 ore prima c'era stato un episodio simile: un 19enne era stato ferito con un colpo di pistola al volto in via vicinale Palazziello, nella roccaforte del clan Vigilia di Soccavo.

Ferito alla testa al Rione Traiano: il colpo accidentale durante un litigio

Antonio Artiano, questa la ricostruzione su cui ora stanno lavorando gli inquirenti, giovedì sera avrebbe preso parte ad un incontro insieme a suoi familiari e a parenti della fidanzata in via Marco Aurelio, tra le strade del Rione Traiano. Un confronto che avrebbe dovuto essere chiarificatore, successivo ad alcuni episodi di violenza. Il ragazzo si sarebbe però presentato armato. I toni si sarebbero velocemente inaspriti e durante il litigio sarebbe partito il colpo, involontario, con cui il 23enne si sarebbe ferito da solo alla testa. Attualmente il 23enne è ricoverato in Terapia Intensiva all'Ospedale del Mare in condizioni critiche.

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