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Fidanzata con un ragazzo trans e sequestrata dai genitori: la 19enne ritira la denuncia, scarcerati madre e padre

Sono tornati liberi i genitori della 19enne di Ercolano sequestrata per la relazione con un ragazzo trans; la ragazza ha ritirato la denuncia, per il reato di maltrattamenti si procede d’ufficio.
A cura di Nico Falco
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Sono stati scarcerati i genitori della 19enne di Ercolano (Napoli) arrestati dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona ai danni della figlia, condotte causate dalla relazione della giovane con un ragazzo trans: il gip Lucia de Micco ha convalidato l'arresto ma non ha emesso misura, non ritenendo sussistenti le esigenze cautelari. Ad incidere, anche la decisione della ragazza, che ha rimesso la querela pur confermando le dichiarazioni rese; per il reato di maltrattamenti si procederà comunque d'ufficio.

Ritirata la denuncia per i genitori

La 19enne ha deciso di ritirare la denuncia per tutelare la famiglia, in particolare i fratelli minorenni. Ha comunque confermato che continuerà a vivere a casa del fidanzato, a Sant'Antonio Abate, a una ventina di chilometri di distanza, circostanza, questa, che ha fatto ritenere non sussistente il pericolo di reiterazione delle condotte in merito ai maltrattamenti. I coniugi, 47 anni lei e 43 lui, incensurati, sono assistiti dall'avvocato Andrea Scardamaglio; per loro il pm aveva chiesto i domiciliari per maltrattamenti e per sequestro di persona ma a seguito della ritira della denuncia la misura è stata rigettata al termine dell'udienza di convalida.

Sequestrata per la relazione con un ragazzo trans

L'intervento dei carabinieri risale al 9 marzo. I militari avevano fatto irruzione nell'abitazione di Ercolano, dove la 19enne era stata trascinata a forza: i genitori erano andati a prenderla in casa di un'amica, l'avevano presa di peso e costretta a salire in macchina, e la tenevano chiusa in casa impedendole qualsiasi contatto con l'esterno.

In quella abitazione, ha successivamente raccontato la 19enne ai militari, i due avevano trovato rifugio proprio per le minacce provenienti dai genitori di lei, che avevano anche detto che avrebbero dato fuoco all'abitazione del fidanzato. I coniugi avevano trovato l'appartamento seguendo il segnale gps del telefonino della figlia, tramite un'applicazione che avevano installato a sua insaputa.

La relazione tra la 19enne e il 20enne, che ha avviato un percorso di transizione di genere, è cominciata circa un anno fa ed a giugno lui le aveva chiesto di sposarla; i genitori erano venuti a saperlo circa otto mesi fa e da allora, ha raccontato la ragazza, si sono sempre mostrati contrari. Tra fine febbraio e inizio marzo la 19enne aveva deciso di andare a vivere dal compagno, sarebbe stata questa scelta a far precipitare ulteriormente la situazione.

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