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Festa della Madonna del Rosario di Pompei, come seguire oggi la cerimonia su Rai Uno

Festa dedicata alla Madonna del Rosario al Santuario Pontificio di Pompei. Su Rai Uno la storia del Beato Bartolo Longo e della festa della Beata Vergine.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Al Santuario Pontificio di Pompei si celebra la Festa della Madonna del Rosario, oggi, 7 ottobre 2023. Una ricorrenza molto importante che richiama ogni anno migliaia di fedeli per onorare la Beata Vergine del Rosario e che quest'anno segue la Supplica alla Madonna del Rosario che si tiene tradizionalmente la prima domenica di ottobre – quest'anno il 1 ottobre scorso – e l'8 maggio di ogni anno.

Come vedere la storia del Santuario di Pompei su Rai Uno

Tantissimi fedeli, questa mattina, si sono recati alla Basilica di Pompei per poter recitare insieme la preghiera alla Madonna. Ieri, invece, si è celebrata la Festa del Beato Bartolo Longo, fondatore della Basilica Mariana e delle Opere di Carità. Oggi pomeriggio, la storia del Beato Bartolo Longo e del Santuario di Pompei sarà raccontata durante la trasmissione “A Sua immagine – Le ragioni della speranza”, in onda su Rai Uno alle ore 16.30. Domenica, in replica, alle 6.15-

La trasmissione farà tappa al Santuario di Pompei per raccontare la vita e le opere del Beato Bartolo Longo, fondatore della Basilica mariana , e per parlare della Festa della Madonna del Rosario. Saranno don Ivan Licinio, Vice Rettore del Santuario, e Marida D’Amora, dell’Ufficio Stampa, a narrare, assieme a don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di “San Paolo Apostolo” di Caivano, la storia del Beato e del Tempio mariano. La puntata sarà, poi, sempre disponibile su Rai Play.

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La Festa del Beato Bartolo Longo

La festa del Beato Bartolo Longo, celebrata ieri, si è conclusa con la Santa Messa, presieduta dall'Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, all'Altare maggiore del Santuario.

«È giusto – ha detto il Prelato, commentando il Vangelo (Lc 12, 32-34) -che a tutti noi venga dato di che vivere secondo principi di giustizia sociale. Abbiamo bisogno di cibo per nutrirci, di un tetto per vivere, di abiti per vestirci, di risorse per curare la salute, di mezzi per vivere anche la convivialità e momenti di serenità in famiglia. Il problema sorge quando i beni posseduti diventano divinità o vanto da ostentare.Non può esserci Dio tra le pieghe di una vita solo orientata alla materia e dimentica dello spirito. Che vita è quella di chi non leva mai lo sguardo al Cielo?». Anche in questo senso i Fondatori del Santuario sono modelli di riferimento.

Poi, l'Arcivescovo di Pompei ha concluso:

«Per noi, il Beato Bartolo Longo è un esempio irripetibile – ha continuato l'Arcivescovo – morì poverissimo. Nulla gli apparteneva. Il 9 febbraio 1906, in udienza da Papa Pio X, il nostro Fondatore rinunciò a tutto ciò che ancora possedeva e che gli era intestato a Valle di Pompei e lo donò alla Santa Sede. E la sua consorte, la Contessa Marianna Farnararo De Fusco, della quale il prossimo anno celebreremo il centenario della nascita in Cielo, non donò forse i suoi averi per l’edificazione del Santuario e il sostentamento delle Opere di Carità? Bartolo Longo e la consorte, i pompeiani più illustri, hanno ascoltato e messo in pratica la parola del Signore nel Vangelo di oggi: “Vendete ciò che avete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma”. Quanto è grande il loro tesoro nel Cielo».

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