Festa abusiva per Halloween con 848 ragazzi, i biglietti online: carabinieri nel ristorante a Somma Vesuviana
L'avevano organizzata sui social, col passaparola, i biglietti erano stati venduti online. E pochi giorni prima avevano anche cambiato location, con un messaggio forse rivolto proprio ai carabinieri: "Riprovateci un'altra volta". Ma i militari hanno scoperto anche il nuovo posto e così il controllo c'è stato lo stesso, a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli: alla festa di Halloween, completamente abusiva perché in un ristorante senza autorizzazioni da discoteca, c'erano 848 ragazzi in maschera tra i 14 e i 19 anni. L'intervento si è concluso con oltre 100mila euro di multa per il proprietario del locale, dove sono stati trovati anche 13 dipendenti in nero.
I militari della Compagnia di Torre del Greco avevano "intercettato" la festa nei giorni scorsi, grazie al web patrolling, ovvero il continuo monitoraggio di Internet. Avevano trovato i canali attraverso cui l'evento veniva pubblicizzato e, naturalmente, era stato subito chiaro che si trattava di una festa abusiva, che si sarebbe tenuta con tutta probabilità in un locale non autorizzato, con potenziali pericoli per chi vi avrebbe partecipato. Dopo il cambio del luogo i carabinieri hanno trovato un nuovo canale, che portava a Somma Vesuviana.
Il blitz è scattato nella notte scorsa. La notte di Halloween, appunto. Al ristorante, in via Santa Maria delle Grazie, si sono presentati i carabinieri di Torre del Greco insieme a quelli del Nucleo Ispettorato Lavoro e del Nas. La serata è stata sospesa per l'assenza dei requisiti di sicurezza e gli 848 ragazzi, tra i 14 e i 19 anni, sono stati fatti uscire senza problemi di ordine pubblico. I due organizzatori sono stati identificati e denunciati insieme al proprietario per concorso in apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o intrattenimento; sono stati sequestrati 800 euro, ritenuti provento dell'evento, ed è stato avviato l'iter per la chiusura del locale. Dal controllo è poi emerso che c'erano 13 persone al lavoro in nero; l'imprenditore è stato denunciato per lavoro sommerso e altre infrazioni che hanno portato a una multa di 107mila euro.