Ferito a colpi di pistola nipote del boss dei Quartieri Spagnoli: “Volevano rapinarmi”
Un rapinatore lo avrebbe bloccato nei pressi del porto di Napoli nel cuore della notte e, al suo tentativo di reazione, gli avrebbe sparato e poi si sarebbe dileguato. È quello che ha raccontato alle forze dell'ordine Salvatore Equabile, 42 anni, detto "Sasà", nipote del boss Salvatore Terracciano "‘o Nirone", a capo dell'omonimo clan che fino a pochi anni fa spadroneggiava nei Quartieri Spagnoli. La sua versione resta al momento al vaglio degli investigatori.
I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli sono intervenuti alle 3.45 di oggi, 1 dicembre, su segnalazione dei sanitari per l'arrivo di Equabile, che presentava ferite da arma da fuoco alle gambe. I medici hanno escluso per lui conseguenze gravi, non è in pericolo di vita. Ai militari il 42enne ha descritto le fasi della rapina, che sarebbe avvenuta in via San Nicola alla Dogana, la strada che collega via Cristoforo Colombo con via Agostino Depretis. Avviati i sopralluoghi sulla zona, dove non sarebbero state rinvenute tracce di sangue o elementi a riscontro della versione fornita in ospedale.
Equabile, pregiudicato, era ritenuto un elemento di spicco del clan che era guidato dallo zio. Nel 2011 era stato arrestato dopo 5 anni di latitanza, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere e condannato in contumacia a 10 anni e 6 mesi di reclusione per associazione per delinquere ed estorsione aggravata; all'epoca i carabinieri della Compagnia Centro lo avevano scovato in una villetta al mare a Marotta, in provincia di Pesaro Urbino, dove stava trascorrendo le vacanze col cognato, disarmato e con un documento falso.