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Femminicidio-suicidio a Napoli: Eva Kaminska uccisa con 40 coltellate, il marito avrebbe ingoiato dei farmaci

L’uomo ha ammazzato la moglie nella loro abitazione di San Giovanni a Teduccio ieri mattina, 8 febbraio, e si è tolto la vita; i tre figli erano fuori casa.
A cura di Nico Falco
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Eva Kaminska, uccisa ieri dal marito a San Giovanni a Teduccio, periferia Est di Napoli, sarebbe stata ammazzata con decine di coltellate: per il numero preciso si dovrà attendere l'autopsia, ma i primi riscontri medici parlano di almeno 40 fendenti, inferti durante una lite. Il marito, Pasquale Pinto, detto Lino, si sarebbe invece suicidato con dei farmaci. Vicenda ancora tutta da decifrare, quella che ha seminato ieri mattina il terrore in via Raffaele Testa, dove i due coniugi vivevano coi tre figli, tutti fuori di casa al momento del femminicidio-suicidio.

Tutto è partito poco prima delle 8 del mattino, quando i vicini di casa hanno sentito delle urla provenienti da quell'appartamento del parco Baronessa. Poco dopo, ecco Pinto a cavalcioni della finestra, pistola in pugno, arma puntata verso tutto e tutti. Situazione di massima allerta, gestita dal vice dirigente della Squadra Mobile di Napoli, Andrea Olivadese. In pochissimo tempo la strada è stata chiusa, i passanti tenuti a distanza, sul posto oltre agli agenti del commissariato di San Giovanni a Teduccio sono intervenuti gli specialisti della UOPI, l'Unità Operativa di Pronto Intervento della Polizia di Stato: quella che viene impiegata per il terrorismo.

Eva Kaminska uccisa dal marito con 40 coltellate

Per parecchi minuti Pinto è rimasto a cavalcioni del balcone ed ha esploso dei colpi di pistola verso la strada, mirando anche alle forze dell'ordine. Il mediatore cercava di farlo ragionare mentre la faccenda era ancora un grosso punto interrogativo: si erano sentite le urla, ma le condizioni della donna non erano note, non si sapeva se fosse ancora viva. La Polizia ha organizzato l'irruzione ma, quando gli agenti sono riusciti a entrare nell'appartamento, dopo che i Vigili del Fuoco hanno sfondato la porta. hanno trovato due cadaveri. Eva Kaminska era al suolo, uccisa con una pioggia di coltellate, presumibilmente nel corso di un litigio. Pinto, anche lui a terra, era già morto, la pistola lontana dal corpo; le cause del decesso dovranno essere appurate con l'autopsia, ma allo stato attuale l'ipotesi maggiormente verosimile è che si sia avvelenato, presumibilmente ingoiando dei farmaci.

Le indagini per il movente del femminicidio-suicidio

Al momento della tragedia i tre figli erano fuori casa; i due più piccoli erano in classe e il primo, unico maggiorenne, era in viaggio con la scuola. Gli investigatori della Squadra Mobile stanno cercando di ricostruire il passato della coppia per determinare il movente. A quanto si apprende Pinto, ex guardia giurata, aveva perso il lavoro da qualche mese; non si esclude che la coppia stesse passando un periodo di grave disagio economico.

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