Federico II, Matteo Lorito nuovo Rettore: “Col Covid aumentate le iscrizioni, DaD positiva”

“La Federico II uscirà rafforzata dalla pandemia”. Ne è sicuro Matteo Lorito, nuovo rettore dell'Università degli Studi di Napoli, e già direttore del Dipartimento di Agraria, subentrato al rettore uscente Arturo De Vivo. Oggi la presentazione ufficiale della nomina, dopo l'insediamento avvenuto qualche giorno fa. Per la prima volta, nella storia dell'Ateneo fredericiano (800 anni dalla fondazione) per eleggere il rettore è stato necessario un secondo turno: al primo, infatti, la sfida con l'altro contendente, Luigi Califano, preside della Scuola di Medicina, è finita in parità.
“La didattica a distanza ha funzionato bene”
“Sarò il rettore di tutti – assicura Matteo Lorito – Siamo pronti a ripartire, ora, con la curva dei contagi senza, per questo, dare di meno ai nostri studenti. Alla Federico II abbiamo sperimentato con successo la didattica a distanza già in primavera. I nostri studenti ne hanno dato giudizi positivi. Dobbiamo immaginare un futuro in cui dovremo convivere con questo virus. Ma spero di sbagliare e che per Natale sia tutto finito”.
“Nel 2020 aumentate le iscrizioni del 10%”
“La Federico II – aggiunge – ha avuto un trend di crescita delle iscrizioni che si assesta intorno al 10%. Tra le priorità ci sarà l'edilizia universitaria. Un piano triennale che interesserà in misura diversa i vari plessi dell'ateneo. Si provvederà all'ampliamento del complesso universitario di San Giovanni a Teduccio e si procederà a passo spedito per la nuova sede della Facoltà di Medicina a Scampia. Le gare per le attrezzature e le strumentazioni medicali sono state portate a termine e si sta lavorando alla convenzione per il comodato d'uso degli edifici a Scampia”. Tra i primi appuntamenti di Lorito c'è il nuovo Consiglio di Amministrazione prima di procedere a individuare le deleghe, tra quelle di nuova istituzione: la riorganizzazione amministrativa, il placement, il trasferimento tecnologico.
Al Policlinico 150 posti letto Covid
Infine, sul Policlinico del Federico II, “siamo a lavoro per convertire 150 posti letto. Sono 500 i posti letto che ha il Policlinico attualmente, quindi la richiesta è più o meno un terzo di quelli che già abbiamo, destinati anche a pazienti risultati positivi che hanno altre patologie da curare. Già oggi il Policlinico è centro di riferimento per il reparto di pediatria per i piccoli affetti da Covid-19 ed è hub regionale per donne incinte affette da Covid. Al Policlinico – conclude – viene offerta un'assistenza che non possiamo perdere”.