Farmacista assunta dall’Asl ma il diploma di specializzazione è falso: licenziata e dovrà restituire 171mila euro
Aveva presentato un falso diploma di specializzazione in "farmacia ospedaliera" e con quello era riuscita a farsi assumere all'Asl di Caserta, dove era rimasta in servizio per cinque anni, fino a quanto gli inquirenti non avevano scoperto il raggiro: rapporto di lavoro interrotto e sequestro conservativo per una farmacista, che ora dovrà restituire 171.911,33 euro, somma calcolata in base ai guadagni percepiti dalla donna per cinque anni.
Il sequestro conservativo "ante causam" è stato disposto dalla Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale Regionale per la Campania; il provvedimento, eseguito dai carabinieri del Nas di Caserta, arriva al termine delle indagini sulla regolarità del rapporto di lavoro della donna, tramite le quali i militari hanno accertato che la professionista, che era effettivamente farmacista, non era in possesso del diploma di specializzazione necessario per lavorare in una Asl ed aveva fornito una attestazione falsa che le aveva permesso di instaurare il rapporto di lavoro "sine titulo".
In particolare, è stato ricostruito che la donna aveva preso parte ad una sezione pubblica indetta dall'Asl di Caserta nel 2018 per il reclutamento di 3 farmacisti specialisti in "farmacia territoriale" per la durata di un anno; per partecipare aveva dichiarato di possedere la specializzazione e aveva fornito anche una copia con attestazione di conformità del titolo universitario che poi è risultato falso. Era stata assunta nel mese di settembre 2018 e, dopo tre rinnovi annuali, era rimasta in servizio fino al novembre 2022, quando l'Asl ha rescisso il rapporto di lavoro a seguito delle attività investigative.