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Fare la spesa a Napoli: aumenti sul prezzo di carne, pesce e ortaggi e frutta

Fare la spesa a Napoli non è più economico come un tempo. Incide tantissimo l’aumento del prezzo dei carburanti e la scarsità di prodotti provenienti dall’Est Europa, causata dal conflitto ucraino-russo.
A cura di Redazione Napoli
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Fare la spesa a Napoli era considerata una attività molto più economica rispetto alle altre grandi città d'Italia, in particolare le metropoli del Nord. Non è più cosi da un po' e le ragioni affondano le loro radici in varie questioni. Nell'ultimo periodo la crisi internazionale, la guerra in Ucraina e la conseguente crisi petrolifera con l'aumento di gas e carburanti hanno pesantemente inciso anche sui prezzi proposti ai consumatori napoletani nei negozi, nei supermercati e nei mercati rionali, dai prodotti alimentari fino agli altri beni di consumo.

Negli ultimi dati Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registra aumenti e, spiegano gli esperti, non si fermerà: l’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati sia non lavorati. Sono aumentati i prodotti su base cereali, olio di semi, mais che importiamo dall'Est Europa, dalla Russia, dall'Ucraina ma anche dall'Ungheria. Dunque anche la pasta di grano duro, uno degli alimenti più consumati.

Aumentano per via del rincaro della nafta i prezzi dei prodotti freschi, ovvero tutto il comparto ortofrutta ma anche i surgelati che hanno bisogno di essere trasportati con una catena del freddo (che consuma ovviamente energia elettrica). Il pollame, causa scarsità di granaglie, elemento base dell'alimentazione del pollo, è aumentato di prezzo. Nulla fa presagire che i prezzi scenderanno sul breve periodo.

Supermercati, i più convenienti a Napoli

Sempre più persone si chiedono ovviamente quali siano i supermercati più convenienti al momento a Napoli e provincia. Difficile rispondere con un alto grado di accuratezza: c'è la cosiddetta "guerra dei volantini", con offerte e sconti che variano settimana per settimana anche all'interno delle stesse catene di market. C'è la differenza fra i supermercati: gli hard discount, quelli che propongono prodotti di marca, i grossi ipermercati e i minimarket o i negozi al dettaglio che sono peraltro quelli più schiacciati dalla crisi dei prezzi.

Poi ci sono consumatori che, essendo in possesso della partita iva, si rivolgono ai Cash and carry, magari organizzando grosse spese collettive per più famiglie. Il consiglio è ovviamente quello di consultare più offerte (più volantini) e comparare i prezzi. Molte persone stanno peraltro optando per l'acquisto di prodotti a km zero dai produttori diretti oppure recandosi proprio ai cosiddetti "mercati dei contadini" allestiti ogni settimana dalla Coldiretti nelle principali piazze di Napoli e provincia.

Spesa online a Napoli e supermercati con consegna a domicilio

Uno degli aspetti che può incidere sulla convenienza di un supermercato per la spesa è la possibilità di acquisto online o a domicilio. Oggi questa opzione diventa importante visto il costo del carburante: farsi portare la spesa a casa – che spesso è un servizio gratuito quando lo scontrino supera ad esempio i 50 euro – può essere inserita nelle offerte capaci di orientare il consumatore verso un supermarket piuttosto che un altro.

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