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False residenze per la cittadinanza italiana, coinvolti calciatore e presentatore televisivo

Tra le pratiche esaminate dalla Polizia Metropolitana ci sono quelle di Bruno Duarte Da Silva e di Rodrigo Faro Alcazar; i due risultavano a Villaricca mentre erano in Brasile e in Portogallo.
A cura di Nico Falco
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Bruno Duarte Da Silva (foto Fb - Farense) e Rodrigo Faro Alcazar (foto da Fb - Rodrigo Faro)
Bruno Duarte Da Silva (foto Fb – Farense) e Rodrigo Faro Alcazar (foto da Fb – Rodrigo Faro)

Ci sono anche personaggi famosi, almeno due, coinvolti nell'inchiesta della Polizia Metropolitana contro la società "Diritto di Cittadinanza Srl", accusata di fornire false attestazioni per far ottenere la cittadinanza italiana a cittadini brasiliani: tra le pratiche sono state trovate quelle di Rodrigo Faro Alcazar, presentatore, attore e cantante, e del calciatore Bruno Duarte Da Silva, attaccante del Farense, squadra che milita nella Liga Portugal 1, la massima divisione del campionato portoghese. I due non risultano indagati.

False residenze e cittadinanza in cambio di sesso e soldi

"Diritto di Cittadinanza Srl" agiva perfettamente alla luce del sole. Testimone di ciò sono le tracce lasciate in Rete anche ora che i profili social sono stati tutti azzerati: il canale YouTube contava 84 video ed erano presenti pagine su Facebook, Instagram e Facebook. Nei numerosi spot, la società sosteneva che la cittadinanza italiana fosse la più "forte", ovvero quella poteva garantire maggiore libertà di movimento a livello internazionale.

A capo di tutto, ha ricostruito la Polizia Metropolitana di Napoli, c'erano due cittadini brasiliani: Silmara Fabotti, vera e propria frontman dell'associazione, e il suo stretto collaboratore Flavio Alan Yogui; per entrambi è stato disposto il carcere. Agli arresti domiciliari, invece, nonostante il pm avesse chiesto il carcere anche per loro, i quattro dipendenti del Comune di Villaricca che, secondo gli inquirenti, avrebbero favorito l'organizzazione: Alessio De Rosa, Alessandro Di Vivo e Antonio Opera, tutti in servizio presso lo Stato Civile, e l'agente della Polizia Locale Antonio Amato.

I ruoli vengono ricostruiti nell'ordinanza, che Fanpage.it ha potuto visionare: De Rosa, Di Vivo e Opera avrebbero compiuto atti, contrari ai loro doveri d'ufficio, "per far ottenere la cittadinanza italiana a cittadini brasiliani privi dei necessari requisiti, provvedendo a farli risultare residenti nel territorio del Comune di Villaricca attraverso falsi verbali di accertamento di residenza redatti senza svolgere i sopralluoghi di verifica o attestando la presenza non accertata nelle abitazioni indicate nella istanza presentata al Comune".

In particolare, si legge ancora, De Rosa, Di Vivo e Amato avrebbero predisposto false attestazioni di residenza, di stati di famiglia, di carte di identità e false iscrizioni all'AIRE mentre Opera avrebbe formato atti di cittadinanza falsi per i cittadini brasiliani; in cambio, i quattro avrebbero ricevuto somme di 40 euro da Yogui e Fabotti, titolari delle società DDC Diritto di Cittadinanza Srl e Faituttonapoli Srl, e "si facevano dare prestazioni sessuali dalle cittadine brasiliane richiedenti la cittadinanza italiana".

Silmara Fabotti e Flavio Yogui
Silmara Fabotti e Flavio Yogui

Il presentatore tv: contemporaneamente a Villaricca e in Brasile

Per la vicenda che coinvolge lo showman brasiliano Rodrigo Faro Alcazar sono indagati Fabotti, Yogui, De Rosa, Amato e Di Vivo. Il personaggio televisivo era stato iscritto alla APR di Villaricca il 12 ottobre 2021, con residenza indicata in via Enrico Fermi, 217, ovvero una delle tre abitazioni che solitamente il gruppo utilizzava, nello stato di famiglia di Silmara Fabotti; successivamente era stato iscritto all'AIRE il 13 giugno 2022 come residente a Rio de Janeiro, in Brasile.

Gli agenti della Polizia Metropolitana hanno esaminato i social di Faro e della moglie, Vera Lucia Viel Faro, appurando che il 20 ottobre 2021, ovvero il giorno in cui c'era stato l'accertamento, i due stavano festeggiando il compleanno del presentatore a San Paolo.

Rodrigo Faro Alcazar ha commentato l'inchiesta e il proprio coinvolgimento tramite i suoi canali social. In un post pubblicato ieri su Instagram si legge:

Dichiariamo che nel 2021, consigliato da un amico che aveva già ottenuto il passaporto italiano, Rodrigo Faro ha iniziato l'iter di cittadinanza italiana per acquisire il passaporto per sé e per la sua famiglia.

Rodrigo, tramite i suoi avvocati qui in Brasile, ha fornito tutta la documentazione necessaria, ha dimostrato i legami con i suoi discendenti in Italia e il processo è stato approvato e sono stati concessi i passaporti.

Questa mattina, 27 maggio 2024, Rodrigo, così come tutti gli altri clienti che si sono avvalsi dei servizi del suddetto ufficio, sono stati colti di sorpresa dal loro presunto coinvolgimento in un piano di corruzione per ottenere la cittadinanza e un passaporto italiano.

Gli articoli pubblicati sulla stampa brasiliana chiariscono che Rodrigo e sua moglie sono stati menzionati come beneficiari del progetto, cioè sono stati vittime di questo ufficio e del suo team, poiché hanno assunto il servizio di una società apparentemente legale e rispettabile che ha seguito le sue procedure in conformità alla legge italiana. Prova di ciò è che il processo è stato approvato e sono stati rilasciati i passaporti.

Rodrigo ha già contattato i suoi avvocati qui in Brasile per garantire che tutto questo malinteso venga risolto e che i responsabili di questo presunto piano di corruzione siano debitamente puniti.

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Il calciatore: a casa a Villaricca e in campo in Portogallo

Per la vicenda di Bruno Duarte Da Silva sono, invece, indagati Fabotti, Yogui, De Rosa, Opera e Amato. Il 7 luglio 2021, viene ricostruito nell'ordinanza, era stata presentata una richiesta di iscrizione anagrafica con relativa richiesta di residenza in via Olmo, 8 (un'altra abitazione usata dal gruppo, la terza era al civico 49 di via Turati); l'8 luglio 2021 l'ufficio anagrafe aveva protocollato la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis (quindi derivante da una discendenza italiana); il 4 agosto l'ufficio anagrafe, e precisamente De Rosa, aveva inviato la richiesta di accertamento anagrafico. Quello stesso giorno Amato aveva certificato la presenza di Duarte da Silva a Villaricca, confermata il 24 agosto 2021. Il 14 marzo 2022, infine, il calciatore risultava iscritto all'AIRE ed espatriava a Guimares, in Portogallo.

Anche in questo caso, trattandosi di un personaggio famoso, gli investigatori hanno seguito le tracce lasciate in Rete. E hanno scoperto che l'8 e il 22 agosto il calciatore, che all'epoca militava nel Vitoria Guimaraes, era sceso in campo. Da ciò la deduzione: le date erano troppo vicine a quelle dei controlli, impossibile che Da Silva fosse stato a Villaricca e avesse potuto ripartire in tempo per fare la preparazione sportiva e poi giocare, e, inoltre, il calciatore era stato controllato nell'aeroporto di Fiumicino soltanto il 12 dicembre 2018, agli arrivi, e il 16 gennaio 2019, alle partenze.

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