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Faide interne, stese e spaccio: così il gruppo criminale interno al clan Moccia puntava a controllare Afragola

Operazione congiunta di polizia e carabinieri ad Afragola: sono 26 gli indagati, appartenenti al gruppo criminale Sasso-Parziale, espressione del clan Moccia.
A cura di Valerio Papadia
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Un'operazione congiunta dell'Arma dei carabinieri e della Polizia di Stato ha portato all'arresto di 26 persone, ad Afragola, nella provincia di Napoli, indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo. Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e della stazione di Afragola e dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato di Afragola, hanno portato a scoprire l'operatività del gruppo criminale Sasso-Parziale, espressione sul territorio del clan Moccia.

L'attività investigativa ha permesso agli inquirenti di appurare come, all'interno del gruppo criminale, esistessero fazioni talvolta contrapposte, talvolta unite, a causa dei numerosi cambi al vertice dell'associazione dovuti ai frequenti arresti, che miravano al controllo non soltanto del sodalizio, ma anche delle attività illecite ad Afragola, Casoria e nei territori limitrofi.

Gli inquirenti hanno documentato il modus operandi del gruppo Sasso-Parziale che, attraverso azioni violente, mirava a controllare il territorio. Disponibilità di armi (anche da guerra), stese, traffico di droga, richieste estorsive e rapine a mano armata a imprenditori e commercianti di Afragola e Casoria: così il gruppo criminale voleva imporsi nella zona.

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