video suggerito
video suggerito

Faida di Pianura: il boss Carillo arrestato a Marano, era l’ultimo ricercato dopo il blitz

Arrestato a Marano Antonio Carillo, 31enne ritenuto a capo dell’omonimo clan; era irreperibile dallo scorso 14 luglio, quando ci fu il blitz a Pianura.
A cura di Nico Falco
95 CONDIVISIONI
Immagine

È finita a Marano, in provincia di Napoli, la fuga di Antonio Carillo, ritenuto a capo del clan Carillo-Perfetto di Pianura e in fuga dallo scorso 14 luglio, quando la Polizia di Stato eseguì nel quartiere napoletano due distinte ordinanze, una contro quella cosca e l'altra contro i rivali dei Calone-Marsicano-Esposito. Irreperibile da quella notte, Carillo, 31 anni, nipote dell'ex boss (oggi collaboratore di giustizia) Pasquale Pesce, è stato bloccato dagli agenti del commissariato San Paolo; come anticipa Internapoli, aveva trovato riparo nel territorio del comune di Marano, a pochi chilometri dalla sua roccaforte di via Evangelista Torricelli.

Carillo bloccato in casa di un pregiudicato

Carillo, apprende Fanpage.it da fonti qualificate, è stato trovato nella tarda mattinata di oggi, 4 agosto, in casa di un pregiudicato di Marano che non risulta legato alla malavita organizzata; i poliziotti erano nella sua abitazione per un controllo e, verificando le generalità delle persone presenti, hanno identificato anche il ricercato. Il 31enne non ha opposto resistenza e si è lasciato ammanettare. Non era armato e non è stato trovato in possesso di grosse somme di denaro.

Ora le indagini mirano a ricostruire la sua rete di contatti e gli spostamenti degli ultimi giorni. I suoi familiari erano tenuti sotto stretto monitoraggio dagli investigatori della Squadra Mobile, così come le persone considerate a lui vicine e inquadrate nel clan, ma dalla notte del blitz avrebbe tagliato i contatti con Pianura; possibile che si sia avvalso di appoggi di pregiudicati del posto, che potrebbero avere fatto anche da tramite oltre a fornirgli diversi alloggi tra i quali spostarsi per sfuggire alle manette.

Antonio Carillo era l'ultimo ancora libero tra i destinatari delle misure eseguite il 14 luglio. Considerato figura apicale del clan, era stato vittima di un agguato il 5 dicembre 2020 e il giorno successivo era rimasto ferito in circostanze analoghe Lorenzo Rossetti; da questi due episodi erano partite le indagini che hanno portato la Mobile di Napoli a smantellare i due gruppi criminali.

La faida di camorra a Pianura

Il blitz eseguito alla metà di luglio, una trentina di misure cautelari in totale, aveva portato in carcere i vertici di entrambi i clan: tra i destinatari Antonio Calone, Emanuele Marsicano e Carlo Esposito, ritenuti a capo del clan con base operativa in via Napoli, e, nell'altro clan, Antonio Carillo e Antonio Covelli, quest'ultimo fratello di Andrea, il 27enne estraneo al clan che era stato rapito a Soccavo la notte del 29 giugno e il cui corpo era stato trovato nelle campagne ai confini di Pianura il successivo 1 luglio.

Antonio Carillo
Antonio Carillo

Armi in pugno nel fortino del clan rivale

Negli ultimi giorni, confermano fonti investigative a Fanpage.it, il clan Calone-Marsicano-Esposito starebbe cercando di imporsi anche in via Torricelli: segnalate scorribande da parte di personaggi ritenuti legati al clan, che si limiterebbero a mostrarsi a volto scoperto e con le armi in vista per dimostrare la propria presenza sul territorio in quello che era considerato il fortino del clan rivale.

95 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views