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Perché Fabio Fazio va pazzo per De Luca? Il governatore in tv porta pubblico a carrettate

Fabio Fazio ha trovato in Vincenzo De Luca una formidabile macchina di audience televisiva: è già la seconda volta che l’Auditel registra picchi importanti di spettatori quando il presidente della Regione Campania compare in video e inizia il suo “show”, fatto di attacchi al governo, battute più o meno divertenti e soprattutto senza domande dirette sulla gestione del Covid in Campania.
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Tra Fabio Fazio e Vincenzo De Luca è stato amore televisivo a prima vista. L'uno ha quel che piace all'altro: il Gran Visir della domenica di Rai 3 con Che Tempo che Fa ha il merito di porre domande non insinuanti e di lasciar parlare il suo interlocutore. E da par suo, il presidente della Regione Campania non tradisce le attese: ha un copione ben studiato che manda in brodo di giuggiole il conduttore televisivo genovese. Il meccanismo è quello delle battute di Luciana Littizzetto: De Luca sgarra, Fazio fa per scandalizzarsi e l'effetto comico è servito. Che si parli poi di Covid, di fondi europei , di ospedali e terapie intensive  poco importa ai fini della riuscita del pezzo.

De Luca usa la telecamera come si farebbe nel confessionale del Grande Fratello: in primo piano, si sfoga dicendo tutto quello che gli va. E se in questo caso un interlocutore (potenziale) c'è, poco importa. Dai monologhi salernitani di Lira Tv alla scoperta di Facebook che ora padroneggia meglio di Luigi Di Maio, l'ex sindaco di Salerno tiene banco senza rivali. Preambolo, spiegazione, slogan forte, battuta greve. E se quest'ultima è troppo fuori le righe, breve correzione e poi via per nuove mirabolanti avventure, chiudendo con una citazione filosofico-paternalista. Il pattern è sempre lo stesso. E, va detto, in tv funziona.

Fabio Fazio si è infatti accorto che è meglio mandarlo in onda, De Luca, anziché contrastarlo facendo domande sulla gestione del Covid in Campania.

A Che tempo che fa quasi ogni settimana sfilano persone come Sigfrido Ranucci di Report e Roberto Saviano, due "bestie nere" di don Vincenzo cui mai è stato chiesto di entrare nel merito, di intavolare un confronto: il format non lo prevede. Perché il "blocco De Luca" è uno show a due, con battutista e spalla e così deve andare. E va bene.

Prendiamo i dati Auditel di domenica 13 dicembre: De Luca entra in trasmissione quando Che tempo che fa è 10,13% di share, con 2.694.541 spettatori alle 20.54; ed esce alle 21.07 con 12,58% (quasi 2,5 punti di share in 13 minuti!) e 3.381.309 sintonizzati (circa 700mila spettatori in più). Beh, si direbbe: può essere dovuto esclusivamente all'orario. E invece va sottolineato un dato di non poco conto: alle 21.09, due minuti dopo che è uscito De Luca, gli spettatori calano a 3.032.578. Insomma: trecentomila persone hanno cambiato canale nel giro di due minuti dopo l'intervento di mister Lanciafiamme che ieri si è prodotto nello show dei "ministri arte povera". A quell'ora Fazio va contro i Soliti Ignoti che macina molto traffico. Risultato? Alle 21.07 Rai3 è il secondo canale per share e pubblico, lo è diventato alle 21.04.

Un caso? Circa un mese fa, il 16 novembre, in piena frenesia da "cambio di zona Covid" nei circa quindici minuti precisi in cui c'è stato De Luca "Che tempo che fa" aveva visto lo share passare dall'11,04 al 14,50 e gli spettatori da 3.199.085 a 4.179.303. È ancora più chiaro se lo spieghiamo così: un minuto dopo il "grazie De Luca, arrivederci" di Fazio gli spettatori sono calati a 3.725.375 e lo share a 12,95. Dunque 500mila persone avevano cambiato canale non appena De Luca aveva finito di parlare.

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